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Il "Damo viennese

Il "Damo viennese
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Niccia
Pubblicato:
05/07/2019
EAN-13
1230003309001

Descrizione

LUCIO D'AMBRA

Il "Damo viennese

Lucio D'Ambra, pseudonimo di Renato Eduardo Manganella (Roma, 1º settembre 1880 Roma, 31 dicembre 1939), è stato uno scrittore, regista e produttore cinematografico italiano (secondo talune fonti il nome completo sarebbe Renato Tommaso Anacleto Manganella mentre la data di nascita non è certa).

D'Ambra è stato anche giornalista, critico letterario e teatrale, drammaturgo e direttore artistico di compagnie di teatro (Ettore Petrolini ridusse in un suo spettacolo la sua pièce Ambasciatori) nonché sceneggiatore per il cinema (iniziò la carriera al tempo del muto per approdare poi al cosiddetto metacinema e al cinema futurista). Accademico d'Italia e autore di romanzi (fra gli altri, I due modi di avere vent'anni, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore nel 1934), ebbe come segretario lo scrittore e poeta Tullio Colsalvatico e fu in rapporti con il filosofo e critico Adriano Tilgher, con il quale polemizzò a lungo.

Fondò nel 1919, in collaborazione con l'imprenditore piemontese Alfredo Fasola, una propria casa di produzione, la "D'Ambra-Film", con la quale collaborò il regista Ivo Illuminati, e fu l'animatore di un salotto letterario che gli consentì di venire a contatto con letterati e personaggi del mondo dell'arte (fu amico, fra gli altri, dello scrittore Arturo Olivieri Sangiacomo, del drammaturgo Tito Marrone e del fondatore del Premio Bagutta Marino Parenti). Nel 1923 fondò al Teatro Eliseo di Roma, assieme a Mario Fumagalli e Santi Severino, la compagnia chiamata Teatro degli Italiani (che ebbe peraltro scarsa fortuna), il cui scopo era quello, potendo contare sulle sovvenzioni promesse dal regime fascista, di valorizzare la drammaturgia italiana.

La sua attività letteraria si è estrinsecata in una serie di romanzi raccolti in sette trilogie (di rilievo, la Trilogia della vita in due comprendente Il mestiere di marito, La professione di moglie e L'arte di essere amanti). Durante il Ventennio fu un appassionato sostenitore della politica demografica del regime, tanto che ebbe a dichiarare: "Col nastro bianco delle culle, Mussolini fregia il seno fecondo delle donne italiane che, benedette da Dio nella gloria della maternità, preparano - primavera di fanciulli - l'Italia di domani".

Quaranta sono all'incirca invece i suoi lavori come autore drammatico. Includono: Il cavallino rosso, del 1928, Montecarlo, dell'anno successivo, e Solitudine, dato alle stampa nel 1936. Autore di saggi e biografie romanzate concernenti personaggi del mondo del teatro, è conosciuto prevalentemente per la sua attività di produttore ed autore di soggetti e sceneggiature per il cinema. Morì pochi mesi dopo l'inizio della seconda guerra mondiale. All'invasione della Polonia da parte della Germania nazista ebbe a dire:

« Dio risparmi all'Europa pazza il finimondo! »