"...Tu, Vladimir, sei rimasto sorpreso del fatto che l'umanità contemporanea ancora dorma stregata sotto l'ipnosi, o che viva in una realtà utopica, e ti chiedi: "Com'è possibile ciò? Guarda, io e tant'altra gente, viviamo in queste piccole o grandi città, per le strade corrono le automobili.". Non ti affrettare a giudicare le mie parole, e invece ragiona, cerca di comprendere il seguente fatto: qual è l'epoca, il giorno, il minuto in cui, secondo te, l'umanità moderna vive nella realtà oggettiva? Ricordati, per esempio, quante sono le religioni oggi nel mondo. Ognuna di esse interpreta a modo suo la predestinazione dell'uomo, ha una propria visione sulla vita, e ciascuna possiede un suo arsenale di rituali specifici, diversi da quelli delle altre religioni. Ora cerchiamo di presupporre che una sola religione sia quella giusta, sopra tutte le altre. Ne risulta che tutte le altre edifichino un mondo irreale. Eppure anche in quelle crede parte della gente. Che significa quindi? Se crede, significa che si inchina dinanzi a un mondo irreale?..."