Ed eccomi nuovamente in Sicilia. L'arrivo in Sicilia è stato da sempre uno spettacolo per i miei occhi; solo poche bracciate di mare separano l'isola dal continente eppure c'è una bella differenza tra queste due terre. L'avvicinarsi a Messina è segnato dalla vista della statua della madonna che si erge sopra una costruzione in cemento armato a benedire le imbarcazioni che arrivano in porto. La brezza che, con la complicità della navigazione investiva il mio viso era carica di salsedine, ma anche colma dei ricordi che questa terra mi scatena; l'odore del mare il ricordo della vitalità tipica del popolo siciliano, per non parlare dei sapori della cucina sicula, i posti e le persone della mia infanzia, il piacere di queste sensazioni era impagabile. Un lungo percorso mi aveva portato in giro per il continente ed ero finito per ritornare al punto di partenza. Avevo però una nuova consapevolezza. Sapevo esattamente cosa cercare e probabilmente sapevo dove trovarlo. Dovevo fare in fretta, dovevo trovare quell'oggetto e portarlo al sicuro prima che qualcun altro fosse riuscito nell'impresa; in gioco c'era la reputazione di una città, nonché il futuro dell'isola.