Il carcere, un mondo ristretto e infernale, rappresenta una vera e propria violenza sull'anima dei detenuti. Questo ambiente, così distante dalla normalità quotidiana, proietta un'atmosfera infelice e irreale, in cui i detenuti sembrano muoversi come automi senza vita. Il carcere cambia tutto, trasformando non solo l'essenza stessa dell'individuo, ma anche il suo sorriso, i suoi pensieri, il modo di camminare, di amare, di credere, di sperare e di sognare. E responsabile di un'implacabile depredazione dell'umanità e della società, creando un mondo sperimentale di regressione.