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Il mio cuore cattivo

Il mio cuore cattivo
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Corbaccio
Pubblicato:
31/10/2013
EAN-13
9788863806984

Descrizione

Doro spera che il trasloco porti con sé un nuovo inizio. E soprattutto la fine delle allucinazioni che la tormentano da quando è morto suo fratello. Quando non è più riuscita a distinguere la realtà dalla sua immaginazione. Ma nella nuova casa in cui ora vive con la madre sente di nuovo le voci che credeva di avere sconfitto. Finché una notte vede un ragazzo in giardino: spaventato, disperato, in fuga da una presenza demoniaca. Il ragazzo le chiede aiuto, ma poi scompare senza lasciare traccia. E qualche giorno dopo Doro ne scopre l'identità e, soprattutto, scopre che si è suicidato prima del loro incontro. Doro rifiuta di credere di essersi inventata tutto, ma la sua indagine la farà precipitare in un incubo...

La nostra recensione

Lo scrittore tedesco domina ormai il mercato italiano dello psicothriller, e giustamente, perché sa costruire trame e personaggi avvincenti sempre in bilico tra realtà e allucinazioni, conducendo il lettore nei meandri più oscuri della mente umana ma restando nel contempo in un ben delineato contesto di vita quotidiana. Questo romanzo è dominato dal dramma interiore della sedicenne Dorothea, perseguitata dal fantasma  del fratellino, morto una sera che le era stato affidato dai genitori. L’allucinazione però non ha un’origine psicotica ma reattiva, in quanto le si è cancellata la memoria di quella fatidica sera: rivedere il fratello è un effetto della rimozione e un sintomo del suo soverchiante senso di colpa. Queste allucinazioni hanno minato la credibilità della ragazza, tutti dubitano di lei, perfino la madre, e lei stessa teme di essere diventata pazza quando una notte trova nel suo giardino un ragazzo che tutti credono morto.  La tensione sale a un livello spasmodico, perché Dorothea vorrebbe appurare la verità ma non sa di chi fidarsi. L’assunto dell’autore è che tutti sono tentati dalla malvagità, e che sfogare  nei pensieri l’aggressività latente non solo non è nocivo, ma può essere catartico.
Daniela Pizzagalli