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Il segreto di Piazza Fontana

Il segreto di Piazza Fontana
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Brossura:
704 Pagine
Editore:
Ponte Alle Grazie
Pubblicato:
16/02/2012
Isbn o codice id
9788862205368

Descrizione

12 dicembre 1969, il nostro venerdì nero. In un Paese che dopo il fascismo e la guerra civile si credeva innocente, quattro esplosioni lacerano il pomeriggio invernale, una a Milano e tre a Roma. Per la più grave, alla Banca nazionale dell'agricoltura di piazza Fontana a Milano, moriranno in diciassette. I feriti sono in tutto centocinque. Comincia la strategia della tensione, comincia la stagione dei sotterfugi e delle manipolazioni, della corruzione e dei soprusi: la stagione che dura ancora oggi. Leggete, leggete questo libro. La sua serietà, la sua passione per la verità - in un Paese in cui questi sono pregi rari - ha portato l'autore a indagare per dieci anni e a penetrare la cortina di acciaio di un segreto coltivato da tutte le parti politiche. Il segreto indicibile delle doppie bombe, piazzate dagli anarchici e raddoppiate dai fascisti; il segreto delle altre due bombe scomparse e dell'esplosivo utilizzato in quel giorno fatidico; quel che sapeva la DC, quel che sapeva il PCI, quel che sapevano gli USA e la NATO. Un segreto che non salva nessuno. E che spiega anche la tragica morte di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli. Dopo troppe assoluzioni, dopo che con l'ultima sentenza i parenti delle vittime sono stati condannati a risarcire le spese processuali, il nostro pasticciaccio finalmente si sbroglia...

La nostra recensione

Paolo Cucchiarelli è un giornalista parlamentare con un vizio: si interessa alla Storia d'Italia. Ha scritto dunque Il segreto di Piazza Fontana per cercare di ricostruire a tanti anni di distanza uno dei nodi cruciali della nostra storia recente e che ancora pesa su di noi. Il libro affronta con una prospettiva nuova il problema di chi, come e in che modo gestì la strage, la vicenda della morte dell'anarchico Pinelli e anche il ruolo giocato dal commissario Calabresi in tutta la vicenda. Il segreto di Piazza Fontana è un libro complesso, con diversi livelli di lettura. C'è anche un livello politico quando si cerca di spiegare perché lo Stato non è stato in grado di raccontare come avvenne quella strage, quali erano le coperture offerte e quale era il ruolo giocato effettivamente dai fascisti legati alla NATO.
Di fatto sono tre libri. Una prima parte dedicata alla strage, avanza l'ipotesi suffragata da moltissimi elementi nuovi che nella Banca Nazionale dell'Agricoltura siano state detonate due bombe: una destinata a non fare morti, depositata da Pietro Valpreda, l'altra depositata con l'intento di fare morti dai fascisti che controllavano l'operazione, la gestivano ed erano in grado di determinare l'esito mortale dello scoppio della BNA.
Una seconda parte è dedicata alla morte di Rino Pinelli, in cui Cucchiarelli racconta una versione con ipotesi mai avanzate prima, mentre l'ultima parte è dedicata a Calabresi dopo aver affrontato il ruolo giocato in tutta la vicenda da Aldo Moro nel tentativo di trovare uno sbocco che non facesse saltare il banco della politica travolto dal detonare di quella bomba che scosse fino alle fondamenta la Repubblica. L'autore è stato colpito dal fatto che moltissimi terroristi di fronte ai tribunali della Repubblica abbiano sempre rimarcato la loro scelta partendo proprio da piazza Fontana.
Quindi questo libro è il contributo di Cucchiarelli per cercare di raccontare una storia difficile mettendo sul tavolo tutti gli elementi che in una lunga inchiesta ha raccolto.
Valeria Merlini