Notte prima degli esami: Andrea schiaccia un pisolino sull'Infinito di Leopardi. Nello stesso momento, duecento anni prima, Giacomo si strugge dopo una fallita fuga da casa e si conforta scrivendo L'infinito. Cosi fantastica di un mondo lontano con tale forza da trovarsi a casa di Andrea. Andrea ha vent'anni e vuole fare il deejay. Giacomo, ventuno, ama studiare e ha problemi con le donne: praticamente un nerd. Sono coetanei ma fra loro c'è una distanza siderale, soprattutto nel linguaggio. Eppure, a poco a poco fanno amicizia: Andrea lo sbalordisce con la storia e la tecnologia. Giacomo lo aiuta nel commento dell'Infinito e al suo stupore di ritrovarlo materia di studio, Andrea gli dice: "Tu ti sottovaluti. Guarda qua: un miliardo di pagine su Google". E si rende conto che uno come lui, che scavalca siepi con la fantasia, sarebbe più incompreso oggi che ai tempi suoi. Tranne forse che da quegli adolescenti che ne condividono paura e senso d'inadeguatezza. E tra battute e momenti di riflessione, Leopardi fa da specchio al presente.