Torna indietro

Intellettuali. Una débacle di classe

Intellettuali. Una débacle di classe
10,00

Ordina ora per riceverlo giovedì 9 maggio. 

20 punti carta PAYBACK
Brossura:
60 Pagine
Editore:
Giuliano Ladolfi Editore
Pubblicato:
24/01/2014
Isbn o codice id
9788866441311

Descrizione

Il testo propone alcuni interrogativi sulla funzione e sul ruolo dell'intellettuale nell'Italia contemporanea. Che cosa rimane oggi dell'intellettuale universale o intellettuale engagé è probabilmente la più annosa delle questioni; mutazione, souvenir, abdicazione o ancora un'ennesima, onesta dissimulazione? Mirella Serri: "Sono rari in Italia gli scrittori, gli uomini di spettacolo, gli artisti che sono orgogliosi di dimostrare la propria indipendenza." Franco Ferrarotti: "L'intellettuale sviluppa l'arte della sopravvivenza attraverso una duplicità di comportamenti. L'esempio ideale è per me quello del grande poeta Gioacchino Belli: di giorno lavora negli uffici delle censura del Vaticano e di notte scrive sonetti all'acido solforico contro il Papa e i cardinali." Alberto Abruzzese: "Quando tocchi una visibilità da intellettuale, il professionista - medico, ingegnere, imprenditore che sia - si spinge in tal modo oltre la propria stessa professione." Erri De Luca: "Nel caso di intellettuale come sostantivo puro, l'ambito si restringe a singoli individui, indipendentemente dalla professione svolta. Ratzinger è un intellettuale."