Torna indietro

Io sono Jonathan Scrivener

Io sono Jonathan Scrivener
17,57 -5%   18,50 

Ordina ora per riceverlo lunedì 6 maggio. 

35 punti carta PAYBACK
Brossura:
277 Pagine
Editore:
Castelvecchi
Pubblicato:
24/09/2014
Isbn o codice id
9788868264581

Descrizione

James Wrexham, trentanovenne pensoso e solitario, è impiegato in un tetro studio legale quando accetta l'offerta che potrebbe cambiargli la vita: diventare segretario del signor Jonathan Scrivener. Assunto senza aver mai incontrato il suo datore di lavoro, Wrexham si ritrova da solo nell'appartamento di Scrivener, riceve vaghe istruzioni attraverso un avvocato e, poco a poco, comincia a sospettare di essere vittima di un diabolico esperimento. La bizzarra serie di ospiti che ha libero accesso alla casa - una giovane dall'eterea bellezza, un playboy, un cinico alcolista, una vedova che potrebbe aver ucciso il marito - non contribuisce di certo a chiarirgli le idee. Spiriti inquieti, tutti questi personaggi hanno una storia da raccontare sul conto di Jonathan Scrivener, ma le versioni non collimano e l'assente padrone di casa appare di volta in volta come un degenerato, un simpatico avventuriero, un misantropo, un attore fallito o un artista di genio. Chi è l'uomo che si nasconde dietro questa personalità multipla? E che cosa vuole veramente dal sempre più perplesso segretario? Prefazione di Henry Miller.

La nostra recensione

L’inizio è promettente, non c’è che dire: “Questo libro è un invito a prendere parte a un’avventura”. E come sottrarsi a una prospettiva così seducente, soprattutto se a formularla è Claude Houghton, scrittore inglese assolutamente da riscoprire e rivalutare che, insieme a questo suo più famoso, ci ha lasciato altri romanzi intensi, dal forte impatto psicologico e attraversati da una tensione originale ed enigmatica? Il romanzo, uscito nel 1930, potrebbe anche intitolarsi, con audace forzatura, Aspettando Scrivener, perché è proprio l’assenza del personaggio eponimo a stabilire le regole del gioco e a costringere i personaggi che si incrociano e interagiscono in sua assenza e a causa della sua assenza, a entrare in relazioni ambigue, arruffate e dai continui cambiamenti di prospettiva. Appaiono così - come pedine su una scacchiera o teatranti sul palcoscenico di una pièce composta da un artefice eccentrico, un po’ malefico un po’ burlone - la sofisticata aristocratica Pauline, l’affascinante ereditiera Francesca, l’ubriacone sentimentale Middleton e il farfallone spiantato Rivers, che si ritrovano, insieme al narratore per strani motivi assunto come segretario, ad assecondare la volontà misteriosa e imperscrutabile del Grande Assente, in un crescendo eccitante di equivoci, segreti, sospetti, rivelazioni. Una vicenda, nella sua grottesca quotidianità, tutto sommato molto semplice, ma che grazie alla raffinata abilità narrativa dell’autore assume i contorni e i caratteri di un noir insolito, visionario e pervaso di una sottile inquietudine “metafisica”, capace di evocare situazioni, condizioni e destini incredibilmente più autentici e più vicini a noi di tanti altri messi in scena da certa letteratura contemporanea che dell’uso del mistero e dell’intrigo fa gran vanto, spesso pretestuosamente e con risultati deludenti. In questo romanzo pulsano invece un’attualità e una forza impressiva che non si consumano nella lettura e che provocano nel lettore attento e curioso una continua, ripetuta, avvolgente, e confortante, tensione dell’anima.
Antonio Strepparola