Torna indietro

Jacopone da Todi e l'arte in Umbria nel suo tempo. Catalogo della mostra (Todi, 1 dicembre 2006-2 maggio 2007). Ediz. illustrata

Jacopone da Todi e l'arte in Umbria nel suo tempo. Catalogo della mostra (Todi, 1 dicembre 2006-2 maggio 2007). Ediz. illustrata
36,10 -5%   38,00 

Ordina ora per riceverlo venerdì 3 maggio. 

72 punti carta PAYBACK
Brossura:
232 Pagine
Editore:
Skira
Pubblicato:
01/01/2006
Isbn o codice id
9788861300248

Descrizione

Il catalogo, pubblicato in occasione della mostra organizzata per le Celebrazioni del VII Centenario della morte, intende ricostruire la vita, l'opera e la complessa figura di Iacopone da Todi in rapporto al clima storico e culturale della seconda metà del XIII secolo e approfondire il suggestivo dialogo tra la sua produzione poetica e l'arte figurativa umbra del Duecento. La vicenda umana, mistica e letteraria del santo di Todi viene abilmente ricostruita attraverso un ricco corpo di fonti storico-documentarie, agiografiche, letterarie, iconografiche. Accanto a questa prima parte trova spazio una significativa selezione di opere d'arte prodotte in Umbria al tempo di Iacopone come tavole dipinte, sculture, miniature, oggetti di oreficeria rappresentanti i principali temi toccati dall¿autore nei suoi scritti. Iacopo Benedetti da Todi, detto Iacopone, (ca. 1230-1306), è una delle figure più affascinanti del francescanesimo delle origini e certo uno dei più grandi poeti della letteratura italiana di sempre. La notorietà storica del personaggio è legata agli ultimi anni della sua vita: il suo nome appare nel cosiddetto manifesto di Lunghezza (10 maggio 1297), col quale i cardinali Colonna, appoggiando le rivendicazioni degli Spirituali, denunciano l'illegittimità del papato di Bonifacio VIII; Iacopone è fra i testimoni ufficiali e subirà la reazione papale: scomunica, assedio di Palestrina, carcere perpetuo (1298), da cui uscì solo alla morte di Bonifacio (1303). Questi ultimi anni della vita di Iacopone sono i più noti, documentati anche da alcune sue laude, tra le più celebri, a Celestino e a Bonifacio. Per il resto, nulla si sa di storicamente attendibile. La maggior parte delle notizie sulla sua vita deriva da una biografia leggendaria composta oltre centocinquanta anni dopo la morte del francescano.