Per l'Unione Sovietica il fallito golpe contro Gorbaciov è stato un terremoto. Epurazioni e guerre interne ai blocchi di potere minano sempre più la stabilità del gigante con i piedi d'argilla. I servizi segreti stanno andando in pezzi. Con il crollo del partito e il vento della democratizzazione che soffia impetuoso, molti ufficiali sanno di avere le ore contate. E non mancano quelli pronti a saltare la barricata chiedendo asilo all'Occidente. Tra una cella alla Lubianka e una villa a Miami non è difficile scegliere. Purtroppo il mestiere del transfuga non ha mai avuto un brillante avvenire. Lo dimostra la sorte toccata a un colonnello che aveva preso contatto con la CIA su ordine di un membro del KGB lituano. Per la contromossa di Langley il candidato ideale è ovviamente Malko Linge, incaricato di raggiungere Vilnius partendo in macchina da Varsavia. Superato il confine bielorusso, dove la Cortina di Ferro è il fantasma di un passato ormai lontano, attraversare l'URSS al collasso sarà per lui come avventurarsi nel Sahara. E nonostante il nuovo corso riformista, il Principe delle Spie farà bene a non dimenticare che in certi ambienti non c'è glasnost che tenga. Da quelle parti la Guerra Fredda non finirà mai.