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L'Agonia di Roma

L'Agonia di Roma
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Self-publish
Pubblicato:
17/10/2015
EAN-13
1230000726542

Descrizione

Leggendo questo Agonia di Roma viene spontaneo fare un paragone con la politica attuale. Sembra infatti di rivivere le stesse situazioni. Basta il seguente brano a dimostrarlo:

Salviano grida nel quinto secolo che le pubbliche dignità hanno l'unico scopo di depredare, e Simmaco vede pericolanti i fondi suoi africani per l'ingordigia dei magistrati, che fanno man bassa di essi, essendo lontano il padrone. Nome vano è quello delle leggi, esclama dolorosamente il pagano patrizio, quando esse sono corrotte da coloro che le debbono far osservare. Immensi erano i bisogni dello Stato pericolante, per le guerre interne e le invasioni dal di fuori, per lo sperpero della corte e dei cortigiani, per l'alimentazione delle ignave plebi urbane, per il continuo riscatto che Roma doveva pagare ai barbari minacciosi. E le fonti della pubblica e privata prosperità erano quasi inaridite! La fiscalità dominava tutto. Buona parte delle leggi costituivano un immane organismo fiscale, a cui nulla sfuggiva. Tutto era incerto, tutto in pericolo, tutto da un momento all'altro poteva essere inghiottito dalla marea barbarica: il sistema fiscale era più stabile d'ogni altro ordinamento, più implacabile del barbaro.Temistio ricordava con coraggio all'imperatore, che egli doveva sapere quanto sudore costava all'agricoltore il denaro esatto e scongiurava il principe a ricordarsi che, in tanta miseria, il miglior bene consisteva nella moderazione delle imposte. Ahimè, il popolo temeva egualmente il barbaro e l'esattore, come due nemici egualmente spietati! Dopo un secolo, i lamenti si fanno anco più acuti e dolorosi, e le leggi raddoppiano di durezza. Non bastano i figli a satollare l'avida rabbia fiscale. Roma è moribonda ormai e, così com'è, è strangolata dagli esattori. Che resta? Resta l'ultimo vituperio del nome romano: la fuga presso i barbari; si rinneghi patria, lingua, costume, libertà, tutto, ma si viva.

Ma chi sono in Italia i Barbari? Chi sono coloro che depredano il bene pubblico, che hanno portato, per soddisfare la loro inesaurible sete di potenza e di ricchezza, l'Italia in un baratro profondo dal quale, spero di sbagliarmi, difficilmente potremo uscire? La risposta è facile ed ognuno di noi la sa. Non occorre aggiungere altro. L'eBook è corredato da una vasta Iconografia e da una filmografia sull'Impero Romano.