Inizia così: autunno del 2008, una spiaggia sulla costa di Dublino. Bruno Boylan, 49 anni, newyorkese di origini irlandesi, ha deciso di visitare la terra dei suoi avi. Addie Murphy, trentottenne, è una sua lontana cugina e, rimasta senza lavoro, trascorre le giornate prendendosi cura dell'anziano padre Hugh e della cagnolina Lola. L'incontro tra loro è improvviso, inevitabile, fulminante: basta perdere al momento giusto le chiavi di casa, durante una passeggiata sulla spiaggia... Questo romanzo è la storia di un amore tenerissimo fra due persone adulte, che non sono belle o ricche o speciali, ma sanno vivere con il trasporto di due ragazzi il loro sentimento e pensare al futuro con grande consapevolezza. Anche quando sul futuro si affacciano le difficoltà. "L'amore non ho fine" è anche una storia di incredibile coraggio, che ha la forza delle parole e dei fatti di ogni giorno, ma sublimati e trasfigurati da uno slancio vitale tutto femminile.
La nostra recensione
Potremmo definirlo una sorta di Love Story della mezza età, ma è aggiornato ai tempi della crisi, economica, etica e culturale, che ha spazzato via ogni sentimentalismo e si concede sprazzi d'ironia anche nelle circostanze più patetiche. Lui un cinquantenne americano di origini irlandesi, ha perso il lavoro e arriva a Dublino per riprendere i contatti con la famiglia d'origine. Lei ha quasi quarant'anni, un fallimento sentimentale alle spalle e deve occuparsi del padre vedovo e misantropo, che non vuole saperne di accogliere il cugino americano. Sarà quindi lei a doversene occupare, e quasi inavvertitamente tra loro nasce l'amore. Insieme riescono a superare la solitudine, la frustrazione, la precarietà che li hanno resi diffidenti, ma la loro felicità non dura a lungo perché la malattia, come una bomba a orologeria, sta ticchettando verso la fine. L'amore però ha il potere di plasmare il tempo, e fino all'ultimo offre loro momenti di gioia. Daniela Pizzagalli
