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L'arte di perdere

L'arte di perdere
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Rilegato:
433 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
09/10/2018
Isbn o codice id
9788806239503

Descrizione

Ali ha perso tutto. Eppure non ha mai creduto che la Storia potesse riservargli qualcosa di brutto. Non a lui che è sopravvissuto alla battaglia di Montecassino combattendo per la Francia. Non a lui, a cui il cielo ha - letteralmente - donato un torchio e Dio un primogenito bello e sano come Hamid. Ma quando nel 1962 l'Algeria ottiene l'indipendenza, Ali non è più l'uomo onorato e rispettato del suo piccolo villaggio. Ha dovuto collaborare con gli oppressori francesi: ora nuovi oppressori lo perseguitano in nome di un'altra bandiera. Ali deve lasciare per sempre - ma questo ancora non lo sa - gli uliveti della sua amata montagna in Cabilia. Hamid è ancora piccolo quando perde tutto per la prima volta. O meglio, scambia tutto quello che ha: l'innocenza per lo spettacolo delle torture della guerra civile, la casetta sul crinale per una tenda in un desolante campo d'accoglienza, i suoi fieri genitori per due ombre svuotate da un'anonima banlieue francese. Di quello sradicamento Hamid finisce per farne una religione, condannando il paese della sua infanzia all'oblio e se stesso alla condizione permanente di straniero. Naima ha perso l'Algeria prima ancora di poterla avere. Perché il padre Hamid non ha mai voluto raccontarle niente, sua nonna non parla la sua lingua, la metà dei suoi zii è nata in Francia, suo nonno Ali è morto da tempo e in fondo va bene così. Naima è francese e pensa di non avere nulla in comune con quel paese sulla riva opposta del Mediterraneo. Fino a quando per lavoro non è costretta a visitare l'Algeria e decide di conoscere meglio la travagliata storia della sua famiglia. Anche se tutti la considerano «un'algerina» - soprattutto negli anni del terrorismo e della xenofobia che infetta l'Europa - Naima capisce presto che un paese non è un tratto somatico e non si può ereditare.