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La bella di Buenos Aires

La bella di Buenos Aires
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20 punti carta PAYBACK
Brossura:
156 Pagine
Editore:
Feltrinelli
Pubblicato:
08/01/2013
Isbn o codice id
9788807019388

Descrizione

Una ragazza bonaerense bellissima, destinata a diventare l'Emmanuelle argentina, fugge in Spagna inseguita dai militari. Anni dopo, il cadavere di una barbona assassinata viene ritrovato a Barcellona. Carvalho, insieme al fidato Biscuter, dovrà chiarire inquietanti misteri che coinvolgono il giudice Garzon, l'ispettore-semiologo Lifante, tutta una serie di emarginati e un nucleo di alleanze segrete tra diversi stati. La Barcellona crepuscolare del Barrio Chino sta ormai diventando la città del design mentre, un po' dappertutto, nuovi cadaveri spuntano come funghi velenosi. E, sempre presente, il tango. A dieci anni dalla sua scomparsa, torna Manuel Vazquez Montalban con un romanzo inedito della serie Carvalho, quasi un prologo al Quintetto di Buenos Aires, ritroviamo qui personaggi, stile e temi ricorrenti nell'opera di Manuel Vazquez Montalban, come la buona cucina, la figura di Pepe antieroe sexy, o il Biscuter consigliere-intellettuale-modernizzatore.

La nostra recensione

Forse i tanti, tantissimi fans di Manuel Vázquez Moltalbán e del suo antieroe Pepe Carvalho non ci speravano proprio, dopo essere stati lasciati improvvisamente soli per la morte dello scrittore spagnolo (ah! catalano) nel 2003. Invece, a dieci anni esatti dalla sua scomparsa esce, finalmente tradotta per la prima volta in Italia, una storia pubblicata a puntate su El Pais nel 1997. Quindi, non c’è il sospetto che si tratti di una ‘finta-novità’ tirata fuori a pezzi da qualche cassetto e ricostruita in redazione, ma di una vera, autentica, originale avventura di Pepe Carvalho. Non chiedevamo di meglio. Il titolo originale (La muchacha que pudo ser Emmanuelle) rivela molto di più di quello italiano, e cioè che la bellissima argentina è stata sul punto di diventare la versione sudamericana di Sylvia Kristel e invece... Invece in Argentina, negli anni della dittatura e della tortura, è successo qualcosa che ha spinto la mancata Emmanuelle a fuggire in Spagna, dove le sue tracce inspiegabilmente si perdono, finché a Pepe non viene commissionato da una vecchia amica argentina l’incarico di ritrovarla. Purtroppo però non appena l’investigatore e l’inseparabile e sempre più intraprendente Biscuter si mettono al lavoro, la bella di Buenos Aires ricompare, pugnalata a morte, senza più alcun segno dell’antica bellezza, anzi: una barbona, sfatta dall’alcol e dalla strada. E qui il passato irrompe con tutta la sua irruente prepotenza se solo lo si lascia parlare, invece di lasciarlo muto come vorrebbero i colpevoli per starsene al sicuro nel sonno della memoria. E Pepe Carvalho sa bene come tirargli fuori le parole, scavandoci dentro per portare alla luce sagome, volti, intrighi e assassini. È bello ritrovare Pepe Carvalho, il detective più sarcastico e brillante della letteratura poliziesca, ma anche il più intelligente e il più disilluso, l’unico che sappia trasformare un piatto di cucina mediterranea in un concerto di sensazioni. Con Pepe Carvalho Montalbán ci ha sempre offerto romanzi trascinanti, scanditi dalla lucida ironia che coltivava osservando l’immensa tristezza del mondo.

Antonio Strepparola