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La città di Dio

La città di Dio
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Libro:
1312 Pagine
Editore:
Bompiani
Pubblicato:
18/04/2001
Isbn o codice id
9788845290985

Descrizione

Riproporre la lettura della "Città di Dio", in una nuova traduzione italiana che si esprime in un linguaggio vivace e moderno, eppur fedele e attento al testo antico, significa allacciarsi ad una lunga tradizione. Agostino cominciò a scrivere la "Città di Dio" sotto l'impeto di violente emozioni: il sacco di Roma del 410 da parte dei Visigoti di Alarico, l'incontro in Africa con i profughi in fuga dall'Italia, le accuse della società pagana contro i cristiani. Gli dei sono sdegnati, si diceva, ed hanno abbandonato la custodia dell'Urbe e dell'Impero. L'opera, "un'impresa grande e difficile" come egli stesso la chiama, fu scritta lentamente, nell'arco di quasi un ventennio, interrotta spesso da altri impegni pastorali e dottrinali (le controversie con i donatisti e con i pelagiani), giungendo a compimento negli ultimi anni della vita del Santo. Allora anche la sua città, la piccola Ippona nella grande Africa romana, stava per essere investita dalle ondate barbariche dei Vandali. Agostino si preoccupa di ribattere le accuse dei superstiti pagani. Nella prima parte l'opera è come l'ultima delle apologie cristiane contro gli dei "falsi e bugliardi". Ma nella seconda parte la "Città di Dio" rappresenta l'espressione più viva della speranza cristiana nella disperazione d'una civiltà in rovina. Posta al crepuscolo, fra lo splendido tramonto del mondo antico ed un'alba ancora incerta, essa stabilisce i fondamenti per iscrivere in un significato generale i grandi eventi storici. Ove si scopra che la storia è guidata dalla Provvidenza, allora ogni avvenimento, la piccola vicenda personale come le grandi svolte dell'umanità, s'illumina d'un significato. L'oscuro non-senso si dissolve. E ciò basta a sorreggere le forze e ad animare la pazienza dell'uomo.