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La natura ama nascondersi

La natura ama nascondersi
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Libro:
354 Pagine
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
01/01/1988
Isbn o codice id
9788845902895

Descrizione

Vi è un'impressionante costanza, dal primo all'ultimo passo, nel pensiero di Colli. In "La natura ama nascondersi", che è del 1948, vediamo tracciarsi con precisione i confini del terreno, filosofico e filologico, che Colli solcherà poi sino a "La sapienza greca". Il presupposto si manifesta subito, con bruschezza: "ben poco di vitale è stato compreso sinora dalla Grecia, all'infuori di quanto hanno detto Nietzsche e Burckhardt". E, in particolare, per quanto riguarda la forma suprema della grecità, che è il pensiero, occorre innanzitutto sbarazzarsi "di quasi tutta la critica moderna, che interpreta i Presocratici secondo quanto crede di capire da Aristotele". Così la prima parte di questo libro è dedicata a una minuziosa disamina di quanto ci è giunto, attraverso Aristotele e Teofrasto, sui primi sapienti della Grecia. Nella visione di Colli, la filologia e la storia hanno un fine unico e comune: "la riduzione dei dati storici in espressioni dove l'interiorità primitiva traspare evidente". Attraverso un'indagine armata di tutte le sottigliezze analitiche si deve giungere a far risuonare "l'affinità interiore suscitata da un'espressione lontana". Il fine rimane quello "di cogliere i Presocratici attraverso le loro stesse parole". Nella parte centrale di questo libro, dedicata a Parmenide, Eraclito ed Empedocle, come nella parte centrale di tutta l'opera di Colli, questo tentativo si è manifestato in forma memorabile, sostenuto da una forza illuminante e tenace.