"Questa breve parabola piace non perché è garbata e gentile come la sua maggior protagonista, la colomba, animale benigno che siamo abituati a coniugare alla semplicità raccomandata dal Vangelo. O perché tien desta l'attenzione sino alla fine. Neppure perché è penetrante, perché è una storia d'amore e l'amore ci commuove sempre. Piace perché è vera... E' significativo che questa breve parabola sia nata in un ambiente di vita contemplativa. Ne lascia percepire il senso e il fascino. Il coinvolgimento che ogni parabola opera, il movimento in cui trae verso il rimando che addita, suggerendo un nuovo modo di essere, nascono da una realtà di vita - quella claustrale - che è essa stessa parabola, perché suscita col suo solo esistere domande inevitabili, che costituiscono di per sé una sfida". (dalla prefazione di Giacomo Biffi).