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Le attenuanti sentimentali

Le attenuanti sentimentali
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
10/09/2013
EAN-13
9788858410639

Descrizione

Partiamo dall'inizio. Da quando per sfuggire al traffico sferzante della città, e provare a contrastare l'insonnia, Antonio compra una bicicletta.
La notte, però, continuano ad assalirlo pensieri che si susseguono indisciplinatamente: una sorta di «intasamento democratico» in cui il problema del riscaldamento globale ha lo stesso valore di un bottone dei pantaloni che si stacca. Ma proprio da quel magma prende forma l'idea di girare un documentario sui sentimenti, che mischi neuroscienza, biologia evolutiva e psicologia: C'è chimica tra noi. Perché gli uomini e le donne oggi sembra che in amore si siano scambiati i ruoli? Siamo davanti a una mutazione antropologica? C'entra il fatto che per piú di un milione di anni siamo stati cacciatori- raccoglitori e il sesso non necessitava di estenuanti dichiarazioni? Bisogna intervistare senz'altro Luigi, affidabile libertino e pittore sensibile alle sfumature del cielo, e coinvolgere nel progetto Paola, produttrice single, piena di empatia, il cui «languore negli occhi è un tintinnio di malessere».
Ma il disordine delle notti si ricompone al mattino, quando i figli fanno colazione e tocca accompagnarli a scuola - Brando fissato con il calcio, Marianna alle prese con la creatività e i suoi cascami.
Cominciano cosí giornate fatte di aerei da prendere per lavoro - ogni volta con l'ansia di arrivare troppo tardi, in barba al cliché del meridionale pigro -, consigli di classe dove accapigliarsi sul cibo biologico in mensa e «cene bislacche» in cui giocando ai mimi si finisce per rivelare aspetti terribili del proprio carattere.
Aggiungeteci il funambolico tentativo di tenere a bada gli automatismi da maschio casertano che porterebbero Antonio a corteggiare tutte le donne, e l'avversione viscerale per il fanatismo ecologista. Cosí la realizzazione del documentario si allontana, e quel sentimento dolceamaro della delusione rischia di prendere il sopravvento, perché «mica la parola amore rende la vita migliore, no, semmai la rende possibile, migliore certo che no».
Antonio Pascale compone un caleidoscopio abrasivo, divertentissimo, incastrando alla perfezione scene brillanti e riflessioni sovversive. Ci restituisce cosí la complessità del nostro tempo e dei sentimenti, perché si può parlare dei massimi sistemi raccontando di quanto sia difficile trovare un parcheggio alla propria bici, o al proprio cuore.

La nostra recensione

Antonio è uno scrittore in crisi creativa, solo parziale però, perché il suo è un “blocco romanzesco”, cioè riesce a scrivere solo articoli, racconti e saggi, ma non romanzi. Non trova una trama centrata, non riesce a inventare personaggi credibili e allora si mette a osservare sé stesso e gli altri che gli stanno attorno (amici, moglie, figli) e comincia a raccogliere una storia. La sua. Fare autofiction per alcuni critici significa solo guardarsi l’ombelico e girarci attorno, tenere lo sguardo fisso su fatti minimi e intimi senza sollevare lo sguardo sul mondo. Ma non è sempre vero. Non lo è per esempio in questo “romanzo” di Antonio Pascale che, sì, è affollato di ossessioni, idee, riflessioni, sentimenti personali ma è ritmato con lo stesso vortice narrativo che richiederebbe una pura finzione. L’autore mescola tratti autobiografici espliciti ed elementi romanzeschi in un filo narrativo che lo colloca nel ruolo di protagonista al centro di una serie di situazioni che scoprono i tratti più esplosivi, quelli più riservati, altri imbarazzanti o semplicemente scontati del suo carattere. Pascale è abilissimo nel ritrarre il suo personaggio in quadri definiti della sua giornata-tipo, racchiusi in capitoletti con titoli ameni (“C’è chimica tra noi”, “Biosentimenti”, “Papà, sei vecchio!”). E qui le situazioni esilaranti, grottesche e smaccatamente divertenti non mancano: feste adolescenziali, recite scolastiche, vernissage, pidocchi che svelano adulteri, avversione al cibo biologico e vecchie fiamme. Le attenuanti sentimentali è un brillante vagabondaggio nel quotidiano assortito di un funzionario part time del ministero che fa anche lo scrittore, ma è anche una scorribanda poetica, una cinica osservazione dell’evoluzione umana e una presa di coscienza semplice e disarmante: noi siamo qui per caso. Ecco, in questa casualità, nella complessità del caos, sta l’unica trama possibile, questo è il solo intreccio che raccoglie amore, nevrosi, sentimenti, gesti, pensieri. Insomma, c’è troppa confusione per non meritare qualche attenuante.
Antonio Strepparola