Un padre sull'orlo della bancarotta, un figlio scialacquatore spalleggiato dalla madre: per trasformarsi in un furbo e non pagare i debiti, il vecchio Strepsiade decide di rivolgersi ad uno specialista, uno che sappia insegnare, come dicono, ad avere ragione anche con il torto. Questa è l'esplosiva situazione alle spalle de "Le nuvole", esilarante avventura di un uomo della strada alle prese con gli intellettuali alla moda. E' un confronto impossibile: per il vecchio contadino esiste solo la roba che si mangia, mentre i filosofi rivolgono la mente alle idee sottili e leggere più dell'aria. E proprio sospeso a mezz'aria fa il suo ingresso il Maestro tanto sospirato, in una cesta da dove guarda le stelle: è Socrate, quel Socrate che più di due millenni di civiltà occidentale venerano come l'archetipo dello spirito superiore, e che Aristofane traforma in un intellettuale fumoso, un ambiguo e losco cialtrone. Dopo una scoppiettante successione di trovate la commedia volge alle sue amare conclusioni: tutti beffati, tutti sconfitti, in un finale che punisce imbroglioni e imbrogliati.
Edizione con testo a fronte.