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Le rose di Axum

Le rose di Axum
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Edizioni Del Capricorno
Pubblicato:
22/02/2021
EAN-13
9788877075963

Descrizione

Febbraio 1936: in piena guerra di Abissinia, nelle saline di Massaua, retrovia del conflitto, viene scoperto il cadavere di un indigeno torturato e sfigurato. Sembra un caso di ordinaria amministrazione: e infatti le autorità coloniali lo liquidano come una banale vendetta fra clan eritrei. Invece l'omicidio dell'ignoto indigeno finirà per intrecciarsi con una torbida vicenda di spionaggio e complotti internazionali che condurrà il maggiore Morosini fino alla mitica città di Axum, capitale di uno dei regni più misteriosi dell'antichità africana. Durante il viaggio il maggiore dovrà anche scortare un gruppo di archeologi tedeschi giunti in Etiopia per recuperare la mummia di Caléb, il più grande fra i re dell'antica civiltà axumita. Ma Morosini scoprirà che dietro la facciata della missione scientifica si celano scopi ben più oscuri e inquietanti. E che i nuovi compagni di avventura non sono ciò che appaiono. Destreggiandosi tra agguati e omicidi, serpenti e scorpioni, agenti segreti e fascinosi fotoreporter in gonnella, predoni abissini e monaci copti, il maggiore ricomporrà i tasselli del mosaico, scoprendo la verità che si cela dietro le «rose di Axum». Un raffinato gioco di specchi in cui noir storico, thriller e romanzo d'avventura si fondono in un crescendo potente e originale, che tiene il lettore inchiodato alla pagina.

«L'Hauptsturmführer delle SS si mise ad aiutare gli operai, rimuovendo con le mani i pezzi della roccia frantumata dai picconi. Non appena fu aperto un vrco abbastanza grande, Hassler si fece dare un lume a petrolio ed entrò nella tomba di Caléb, facendo segno a Renhagel di seguirlo. Il professore tentennò per qualche secondo, cercando di scavalcare una montagnola di pietrisco. A un tratto sentimmo il suo connazionale lanciare un urlo di terrore e lo vedemmo arretrare in preda al panico, gettando la lampada davanti a sé. Il pavimento era brulicante di scorpioni neri, che si muovevano vorticando come falene impazzite. Alcuni si erano già arrampicati sugli stivali di Hassler e ora gli danzavano pericolosamente sulle gambe.»