"Lettere a un'anima appena sbocciata" si apre trattando il tema della fiducia, in quanto l'autostima è l'ingrediente essenziale per aumentare la nostra consapevolezza. A seguire si affronta la natura della realtà, vale a dire chi siamo veramente: l'anima appena sbocciata, infatti, deve sapere che è già un essere spirituale perfetto, e che è qui solo per ricordare chi è davvero. La terza lettera è quella sul denaro, che non va certo demonizzato, va solo visto come un mezzo per obiettivi più elevati. Il testo prosegue con una lettera sull'amicizia (una serie di consigli molto utili) seguita da una sull'amore: in quest'ultima si parla sia di amore spirituale sia, soprattutto, degli amori terreni, intesi come esperienze che servono ad arricchire la nostra coscienza. La lettera sul sesso, invece, si prefigge di inquadrarlo nella giusta prospettiva, ovvero nel considerarlo - al pari del denaro - un mezzo e non un fine. Dulcis in fundo, la lettera sul senso della vita (e della morte) racchiude una serie di consigli e riflessioni finali su come vivere le nostre esistenze con più anima, ovvero come portare la spiritualità in questa dimensione e farla coesistere con il chiacchiericcio della nostra mente. E questo, infatti, alla fine, l'unico scopo della nostra vita.