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Lucy

Lucy
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15 punti carta PAYBACK
Brossura:
199 Pagine
Editore:
Feltrinelli
Pubblicato:
08/01/2013
Isbn o codice id
9788807019340

Descrizione

Sara è un'antropologa e la passione scientifica l'ha spesso tenuta lontano dalla famiglia. Franco, che pure l'ha molto amata, ha infine scelto una donna più stabile, più confortevole. I figli hanno conquistato a poco a poco una sufficiente autonomia: Matilde è docile, apprensiva, presentissima al mondo, vorrebbe prendersi cura di tutti e specialmente di Sara; Alex fa l'antropologo come la madre, ma in Canada, con lei oscilla tra aggressività e indifferenza. Un giorno però Sara se ne va, sparisce. Lascia una lettera, nient'altro. Franco, in attesa della spiegazione che gli è stata annunciata, ripercorre le tappe di un matrimonio che non è mai finito. Alex e Matilde, lontani, si parlano e riannodano i legami dell'infanzia, ricordano il dolore della separazione. Sara intanto vive in un tempo diverso dal loro. Sembra guardarli dall'alto di un passato che è il suo, ma è anche il passato di tutti. Lontana eppure vicina come mai prima, la sua fuga si colma progressivamente di senso e di umana magia. Cristina Comencini scrive la storia di una donna che vuole guardare nel mistero dell'esistere, nei segni che i destini generali lasciano nel cerchio delle famiglie, dentro le rovine che anticipano in realtà una storia nuova.

La nostra recensione

Sara, la protagonista del nuovo romanzo di Cristina Comencini, è una paleoantropologa. Si occupa di antropologia, ma in particolare di tutta quella difficilissima ricostruzione che risale a quattro, cinque milioni di anni fa, epoca che vide il passaggio dagli ominidi all’homo. Per tutta la vita ha viaggiato in Africa, in particolare in un luogo che è magico per i paleoantropologi ed è Laetoli, in Tanzania, dove sono state trovate impronte di ominidi che camminavano, cioè già bipedi. Le impronte rivelano chiaramente che si allontanano da quella che fu la zona delle grandi trasformazioni geografiche e climatiche, la Rift Valley, che ha spinto gli ominidi ad andarsene e a cambiare stile di vita.
Sara per tutta la sua vita si è occupata di questo anche trascurando la sua famiglia e i suoi affetti spinta da una passione per il ricostruire quello che eravamo milioni di anni fa. Lo ha fatto cercando anche un collegamento con i mutamenti che ci sono nella vita odierna, ma di cui non ci accorgiamo perché pensiamo di vivere fermi. E invece tutti, in particolare le donne, sono in un grandissimo mutamento e Sara nella sua vita è stata una pioniera in questo, cogliendone le gioie ma anche i dolori, perché un mutamento così radicale e totale nel modo di vivere, nella concezione della libertà, degli affetti, delle relazioni, nel rapporto con i figli e con l’amore, non può che produrre futuro, ma anche contraddizioni e lacerazioni.

Uno dei temi di Lucy, questo nuovo romanzo della Comencini, è quello della separazione coniugale, tra un uomo e una donna che si sono amati e scelti, molto diversi tra di loro, ma proprio per questo molto passionali; tra quest’uomo e questa donna che hanno costituito una famiglia, molto difficile da mantenere anche in relazione alle continue assenze di Sara. La loro unione non ha retto al tempo, in particolare l’uomo non ha retto alla libertà e alla nuova vita di questa donna. Sara avrà modo di ragionare su questo rapporto nel lungo mese di agosto in cui è sola a Roma per cercare di scrivere un racconto di paleoantropologia. Lontana dagli affetti della sua vita, con i conti ancora aperti su una separazione che non ha mai accettato. Perché il rapporto che ha con Franco, l’ex marito, è per lei la vita stessa ed è questo il motivo per cui se anche fisicamente separata, non si è mai staccata dall’idea di lui. Lo capirà attraverso gli anni della loro separazione e i milioni di anni che sono la materia dei suoi studi. Come se in fondo le vicissitudini che l’hanno fatta tanto soffrire non fossero in realtà l’occasione per rivedere tutto da lontano.
Lucy è un libro sulla lontananza ma che alla fine regala uno sguardo leggero sulle cose che per tutta la vita ti hanno fatto tanto soffrire.            
Valeria Merlini