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Mamma li turchi. Il leone e la mezzaluna

Mamma li turchi. Il leone e la mezzaluna
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Brossura:
200 Pagine
Editore:
Biblioteca Dell'immagine
Pubblicato:
01/01/2006
Isbn o codice id
9788889199411

Descrizione

All'alba del 5 aprile 1453 gli abitanti di Costantinopoli furono risvegliati da un immane clamore che proveniva dall'esterno delle mura della grande antica capitale d'Oriente. Quelli tra loro che riuscirono a giungere sino alla sommità dei bastioni scorsero uno spettacolo al tempo stesso terribile e fantastico. Tutto il territorio tra il Mar di Marmara e il Corno d'Oro era ricoperto da una moltitudine di fanti, cavalieri e marinai, vestiti nelle fogge più diverse, che si agitava al ritmo di trombe e tamburi. Non vi era però nulla di festoso in quello spettacolo e i più avveduti capirono invece che era iniziato l'atto finale della millenaria storia della grande città erede di Roma e del suo Impero. Quell'immenso esercito era infatti guidato da un giovane sovrano di ventitrè anni, Maometto II, sultano dei Turchi, che aveva fatto della conquista di Bisanzio, frutto proibito per tutti i suoi antenati, uno degli scopi del suo regno. La fine di Bisanzio viene spesso fatta coincidere dagli storici con la fine del Medioevo e c'è del vero in questo principio. Quel che è certo è che coincise con l'inizio di una lunga linea di sangue, i cui sintomi erano da tempo evidenti, destinata a mutare profondamente gli equilibri dell'intera Europa orientale e i destini individuali di centinaia di migliaia di uomini. Da quel momento tra i villaggi e le popolazioni dei Balcani, dell'Austria e dei territori orientali e costieri dell'Italia risuonò sempre più spesso un grido che, se nelle diverse lingue e dialetti assumeva toni ed echi differenti, conservava tra i profughi stiriani, sloveni, ungheresi, carinziani, friulani, pugliesi o calabresi, un comune significato di terrore ed il costante timore per un futuro di dolore e schiavitù: "Mamma li Turchi".