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Mandami tanta vita

Mandami tanta vita
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Feltrinelli Editore
Pubblicato:
23/04/2013
EAN-13
9788858811467

Descrizione

Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d'esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Sono i giorni di carnevale del 1926. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Anche Piero è partito per Parigi, lasciando a Torino il grande amore, Ada, e il loro bambino nato da un mese. Nel gelo della città straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di libertà, di rivoluzione, Piero si ammala. E Moraldo? Anche lui, inseguendo Carlotta, sta per raggiungere Parigi. L'amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la Senna. Che risposte deve aspettarsi? Sono Carlotta e Piero, le sue risposte? O tutto è solo un'illusione della giovinezza? Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull'incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.

La nostra recensione

Moraldo, l’invenzione; Piero, la storia. Per entrambi c’è la sfida della giovinezza, l’ansia di conoscere, la premura di lasciare un segno. Sono due personaggi a loro modo complementari, Moraldo e Piero; il primo: passionale, impacciato e dispersivo; il secondo: rigoroso, razionale e determinato. Si sfiorano, nel romanzo, ma non si incontrano, se non in un finale commovente e in un certo qual modo arrabbiato, arrabbiato di speranza, però. Si intrecciano, più nelle intenzioni che nella realtà, le due vicende, quella storica di Piero Gobetti, l’entusiasta “editore giovane”, intellettuale precoce e coltissimo, e quella immaginata di Moraldo, studente di filosofia, bruciato da un incontro causale con una giovane sensuale fotografa. Ma, soprattutto, sono unite dal comune desiderio sfrenato di scoprire e imparare, la brama delle anime giovani che attraversano il mondo cercando di riempirsi lo spirito dei suoi tesori. Paolo di Paolo, anch’egli molto giovane, è forse animato dalla stessa voracità che rappresenta così bene nei suoi due protagonisti; eppure sa controllare con fare attento e misurato questa rapacità che potrebbe deboradare e che invece incanala in pagine sensibili e sfumate, la cui lettura evoca immagini di vecchie fotografie, sbiadite dal tempo. È anche un gioco di coppie opposte, Mandami tanta vita: due giovani proiettati verso il futuro, un futuro che Moraldo può immaginare di trascorrere ma che a Piero è negato; due giovani donne, la materna, protettiva e dolce Ada, moglie di Piero, e la sfuggente, anticonformista, ribelle Carlotta che avvolge Moraldo in un gioco di sensualità destinato a soffocare; e, infine, due città, la noiosa, plumbea, rigida Torino fascista e la lucente, vivace e brulicante Parigi degli anni Venti. Un romanzo di idee, aspirazioni, progetti, il romanzo del “sentirsi giovani”, con tutte le disillusioni, le amarezze, gli sforzi e i grandi sogni tipici di quell’età entusiasmante e veloce.
Antonio Strepparola