A partire dalla casuale lettura del bel libro di Francesca Coppola "astrologia quotidiana". Il saggiatore, 2021, l'autore tenta un'operazione di ibridazione tra due "discipline" diverse, da una parte l'astrologia, sua ultima curiosità intellettuale nata dal continuo e forzato ascolto degli oroscopi mattutini di emittenti radiofoniche, isoradio in primis, e la psicomotricità, pratica che ha svolto per più di trent'anni presso un servizio di neuropsichiatria infantile. Con linguaggio ironico e a volte sarcastico l'autore si propone di prendere le distanze dall'eccesso di razionalismo che sta investendo le scienze che si occupano dell'età evolutiva, dove gli aspetti istintivi/emotivi/irrazionali sono sempre più scotomizzati a favore di pratiche sempre più top-down/razionaliste/cognitiviste. Il piano dell'opera si dipana quindi come un manuale di fondazione di una ipotetica nuova disciplina, la psicomotricità zodiacale, definendone con tono ironico i principi di base, le figure professionali coinvolte, l'oggetto di studio, gli strumenti di indagine, gli obiettivi, e una nuova classificazione diagnostica di disturbi dell'età evolutiva, i "disturbi dello sviluppo zodiacale", e i relativi protocolli di intervento. L'opera si conclude con un richiamo al necessario equilibrio tra razionalità ed irrazionalità, sempre presenti nell'essere umano e quindi necessariamente presenti anche negli strumenti di osservazione e intervento sull'essere umano stesso, soprattutto nella fascia dell'età evolutiva. Il tocco ironico dell'opera continua anche nella bibliografia suggerita, in cui si mescolano testi di fantasia (spesso testi realmente esistenti ma ritoccati nel titolo per farli apparire congruenti con lo spirito dell'opera) e testi reali.