Il romanzo "Mezzo drago", se da un lato può essere ricondotto al filone delle classiche "cerche", a cui ci hanno resi avvezzi i maestri del genere fantasy, come Tolkien, Brooks o Donaldson, contiene una freschezza tutta sua e peculiarità originali. L'accompagnare i vari personaggi del romanzo nelle loro avventure e il farsi coinvolgere dall'azione non impedisce, però, di restare stupiti dalla peculiarità caratteriale di ognuno di loro e dalla ricerca introspettiva, che tutti i protagonisti manifestano, sia nei dialoghi che nella descrizione del narratore. Una lettura, quindi, che pur rispettando le migliori tradizioni del fantasy di alto livello, introduce riflessioni su temi quali la crescita interiore, simbolizzata dal viaggio stesso, che la parola "cerca", nella sua accezione di ricerca evoca e sul valore dell'amicizia, che rende inconsistenti le barriere della diversità e consente alla forza del gruppo di sopperire ai limiti del singolo.