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Il Mistero del Dio di Atlantide

Il Mistero del Dio di Atlantide
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Self-publish
Pubblicato:
13/11/2014
EAN-13
1230000309592

Descrizione

Un romanzo alla Giulio Verne. In Siberia vengono trovate delle pergamene scritte in un lingua sconosciuta e una roccia con su un'iscrizione che dice: Io sono il Re dei Re, vivente nella gloria eterna........ che ho vinto........ che ho distrutto.

Tutto ciò attrae l'attenzione di alcuni scienziati italiani che decidono di scoprire se quello che le pergamene paventano, da una parte l'esistenza di Atlantide e dall'altra la figura di un Cristo vissuto diecimila anni prima di Gesù, sia vero.

Inizia così un viaggio nella sterminata pianura siberiana. Un viaggio molto ricco di avventure e colpi di scena. Un viaggio che li porterà ad effettuare una scoperta sensazionale.

Un miliardo di anni fa

Nel silenzio della notte la soave voce del bimbo chiese:

- Nonno, narrami la fiaba della nascita dell'uomo.

Il vecchio sorrise, volse lo sguardo alle stelle, e, dolcemente, prese a narrare:

- Come sai, Xisouthros, il nostro Dio, è senza tempo, è l'Eterno. Tutto ciò che noi vediamo o percepiamo ha avuto inizio da Lui che tutto può. Le prime entità che l'onnipotente volontà di Xisouthros fece esistere furono gli angeli che suddivise per dignità, per bellezza, per beatitudine, secondo la loro maggiore o minor vicinanza alla Sua persona. Essi furono la Sua Corte nel Palazzo Celeste: il Paradiso. E da allora lo lodano, lo ringraziano, lo servono, non avendo altra volontà che la sua.

- E non si annoiano a fare sempre la stessa cosa, - interruppe il bimbo.

- No, perché essi sono puro spirito, esseri invisibili. Forse ad annoiarsi fu Xisouthros, perché dopo gli angeli creò l'uomo, composto di spirito e di materia. La materia la fece prima dell'uomo in modo che potesse servirlo. Ma non fece tutto in un istante, ma in sei tempi, che chiamò giorni. Il primo giorno fece la luce, e stabilì ch'essa si alternasse a spazi di tenebre che si sarebbero chiamate notti. Il secondo giorno fece il firmamento. Il terzo giorno fece, sotto il firmamento, la terra e il mare. Il quarto giorno fece il sole, la luna e tutte le stelle. Il quinto giorno fece i pesci e gli uccelli, e comandò loro di crescere e moltiplicarsi, così da riempire l'acqua e l'aria. Il sesto giorno fece tutti gli altri animali, poi disse: ora creiamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza, e presieda egli ai pesci del mare, ai volatili del cielo, alle bestie e ai rettili della terra; prese del fango, gli diede una forma, vi soffiò sopra, e l'uomo fu fatto.

Innocentemente il bimbo chiese:

- E quando creò il Re dei Re?

Il vecchio scosse la testa, ma non rispose.