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Morte di un traduttore

Morte di un traduttore
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28 punti carta PAYBACK
Brossura:
224 Pagine
Editore:
Guanda
Pubblicato:
01/01/2006
Isbn o codice id
9788882469177

Descrizione

Una notte di dicembre del 1936, pochi mesi dopo l'inizio della guerra civile spagnola, José Robles Pazos venne rapito dai servizi segreti sovietici nella sua casa di Valencia, e sparì per sempre. Fervente repubblicano, "Pepe" Robles aveva tradotto in spagnolo "Manhattan Transfer", uno dei maggiori successi di John Dos Passos. Pepe e Dos si erano conosciuti nel 1916, a Madrid, e tra i due era nata una profonda amicizia. Lo scrittore statunitense venne a sapere della tragica scomparsa dell'amico solo nell'aprile del 1937, mentre si trovava di nuovo in Spagna per collaborare alla realizzazione di un documentario filorepubblicano. Dos Passos rimase costernato e incredulo dinnanzi alle voci che volevano Robles assassinato dai suoi stessi compagni e iniziò un'indagine serrata per scoprire la verità. Il suo coraggio e la sua tenacia si scontrarono presto, però, con una congiura di silenzio e di menzogne, che impresse una svolta profonda alle sue convinzioni politiche e ai suoi rapporti personali. Attraverso il racconto della vicenda di uno 'sconfitto tra gli sconfitti', "Morte di un traduttore" illumina uno dei capitoli più oscuri della recente storia europea. Da una prospettiva libertaria e di sinistra, qual era quella di Robles e Dos Passos, Ignacio Martínez de Pisón denuncia i crimini commessi durante la guerra civile spagnola e afferma, contro la cecità di ogni dogma, il valore supremo della giustizia e la dignità inviolabile dell'individuo. Lo fa senza retorica, con il rigore documentale dello storico e l'agilità narrativa del romanziere, ponendosi sulla scia dell'orwelliano "Omaggio alla Catalogna".