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Non dirmi che hai paura

Non dirmi che hai paura
11,00

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22 punti carta PAYBACK
Tascabile:
240 Pagine
Editore:
Feltrinelli
Pubblicato:
13/05/2015
Isbn o codice id
9788807885747

Descrizione

Non dirmi che hai paura è il primo libro di Giuseppe Catozzella.
Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L'appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il "fratello di tutta una vita" le cambia l'esistenza per sempre. Rimanere lì, all'improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

La recensione del libraio

Una bambina di nome Samia ha un sogno, cosa normalissima se non fosse che dove abita, in Sudan, i sogni sono proibiti. Samia ama correre e persegue il suo sogno con ogni mezzo e in ogni momento disponibile. In uno scenario che, se non fosse vero, sarebbe surreale, circondata da armi e violenza, tra restrizioni e intimidazioni Samia si allena di notte per nascondersi dagli integralisti e grazie alla sua costanza e al suo coraggio si qualificherà alle olimpiadi di Pechino. Il tutto è accompagnato dall’amore: l’amore per il suo amico e allenatore Alì, per la sua numerosa famiglia, per i vicini che, in quanto “diversi, dovrebbero rappresentare dei nemici nella Mogadiscio integralista. La bambina sente una forza che la spinge a voler riscattare il suo paese e le donne della sua terra. Il tempo passa ma una sorta di purezza preserva la bambina che sta diventando ragazza, anche quando il regime integralista, fattosi nel frattempo più duro, le porta via il suo migliore amico e l’adorato papà. La molla che la spinge a continuare e dare il massimo in ogni gara viene rappresentata dalle parole che un giorno le pronuncia suo padre: “Sei una piccola guerriera che corre per la libertà... Un giorno guiderai la liberazione delle donne somale dalla schiavitù in cui gli uomini le hanno poste. Sarai la loro guerriera, piccola mia.” Tornata da Pechino, dove nel frattempo ha gareggiato, arrivando ultima ma incarnando nell’immaginario collettivo il simbolo del riscatto, il regime di Al-Shabaab si è ulteriormente inasprito e Samia, come già prima di lei la sorella Hodan, pensa di dover rifugiarsi in Europa per coronare il suo sogno. “Il Viaggio è una cosa che tutti noi abbiamo in testa fin da quando siamo nati. Ognuno ha amici e parenti che l’hanno fatto oppure conoscono qualcuno che l’ha fatto. E’ come una creatura mitologica che può portare alla salvezza o alla morte con la stessa facilità. Nessuno sa quanto potrà durare. Se si è fortunati due mesi. Se si è sfortunati anche un anno o due...” Decide così di intraprendere il Viaggio. La lunga fuga si svolge in condizioni inumane, tra continui ricatti e maltrattamenti, corpi stipati in luoghi strettissimi, alienate, difficile aggrapparsi a qualcosa, anche solo a sogni o ricordi. Finalmente arriva al mare, immensa distesa d’acqua e metafora stessa della libertà. “Vola Samia come il cavallo alto fa nell’aria... Corri Samia come se non dovessi arrivare in nessun posto... Vivi Samia come se tutto fosse un miracolo...” Lo stile di Catozzella è limpido e scorrevole nel descrivere le varie fasi della vita di Samia. Si fa più incalzante nella parte del Viaggio, dove il racconto lascia spazio al reportage, alla verità storica. Quella di Samia è una storia simbolica che da un nome e un volto alle migliaia di persone che ogni giorno vivono la tragedia di vivere in un paese in guerra e della loro ferma volontà di rifugio. Uguaglianza, Libertà, Amore e Voglia di riscatto sono le parole che hanno un peso maggiore nel libro. Un libro che ti cambia, che ti permette di guardare con occhi diversi la realtà che troppo viene a galla nella cronaca nera dei telegiornali. Un libro che mostra come un sogno in tutta la sua fulgida potenza può cambiare il destino di ogni persona.

Giuseppe Carotenuto, MOndadori Point Portici (NA)

Questo libro fa parte dello speciale I consigli dei librai di Mondadori Store