Se mai esistesse la chiave per aprire la gigantesca porta dei misteri della vita e dell'Oltre, sono convinto che questa chiave bisognerebbe cercarla nei sogni. E nella fase ipnagogica che il cervello fabbrica i sogni più consistenti, quelli che al completo risveglio ci ricordiamo come realtà. Dove realtà e fantasia si amalgamano tra di loro fino a non comprendere più dove inizi l'una o finisca l'altra. Così sono state immaginate le strisce che compongono queste storie; come sogni fugaci. In cui lo spazio e il tempo si incontrano e si allontanano, la realtà e la fantasia si fondono, e dal mondo incantato si materializza un universo onirico popolato da assurde creature imprigionate in un oscuro spazio lovecraftiano.