Questo romanzo è stata la mia prima opera letteraria pubblicata. Era il 1997, non esistevano ebook ed era obbligatorio passare attraverso le case editrici. Queste, dopo le loro valutazioni, davano il via all'edizione ma spesso le opere non venivano adeguatamente distribuite né pubblicizzate. Allora, insieme alla regista Rosi Giordano, lo trasformammo in copione teatrale che venne rappresentato, in forma di laboratorio, nella rassegna "I quartieri dell'Arte" di Caprarola (VT), nel 2001. Quindi, nella forma definitiva, a Roma (Metateatro, 2003) ed a Napoli, Teatro Elicantropo, nel 2004 dove venne accolto e recensito bene, visto il carattere provocatorio e ribellista del testo. La storia si sviluppa intorno a due donne, amicissime fin dai tempi delle scuole, cresciute nel tempo della controcultura fine anni '70. Si ritrovano sconfitte ma non vinte in una società sempre più frivola e materiale, tra maschi 'rapaci' incapaci d'amare e sogni reali impossibili da raggiungere. Rispondono all'allucinata realtà che sempre più ci attanaglia con una reale allucinazione che le porta a scoperte sconvolgenti. La musica rock detta il ritmo narrativo del testo che vuole essere molto più che incalzante. Ma il vero protagonista è il problema che pongo: possono sopravvivere i valori e gli ideali umani all'interno d'un mondo sempre più votato alla disumanizzazione?