E si, parliamo di un romanzo autobiografico strutturato in modo semplice, supportato dall'incontro, in sogno, di due angeli misteriosi che rappresentano la vita e la morte. Entrambi si presentano a me per conoscere ciò che ho raccolto e ciò che ho lasciato a terra nel corso dei primi 40 anni, se sono stato più attivo o passivo, vittima o carnefice, protagonista o silenzioso satellite. In base alle mie risposte i due personaggi dipingeranno una tela sinottica che sarà leitmotiv della seconda parte della mia vita.. inizia cosi un lungo dialogo con il "cupo mietitore" che metterà allo scoperto (finalmente) gli avvenimenti che hanno caratterizzato la mia storia, tutto in modo informale, le inverosimili vicende che si sono alternate in uno schema paradossale, a volte poco chiaro, senza un reale e visibile filo logico che tenesse il tutto raccolto se non l' amore verso me stesso, l' idea priva di interessi della famiglia, una lei immaginaria (forse) che sapesse lenire i dolori della mia impotenza per un cielo troppo grande e troppo nudo per me, e la vita sui generis , fatta anche di elementi naturali sofferenti sotto il peso di un consumismo che quotidianamente li divora.. Affronto brevemente ma con passione temi di politica e sport, per divagare un po' con il contrappasso. . Il dialogo è sempre vivo, semplice ed accessibile nella forma e, per quanto riguarda me, narra di un corso degli eventi realmente avvicendatosi. La cronaca metterà alla luce una personalità controversa, ricca di fragilità e di conoscenze, duttile, piena di un egocentrismo finalizzato alla sopravvivenza, spesso soffocato e quindi celato sapientemente con mirate strategie. La memoria donerà al narrante la possibilità di comunicare e rivendicare, elogiare e criticare, mi darà la chance di ricordare. La biografia, corredata di ambientazioni fantasy, inviterà alla fine il lettore a ragionare sulla sintesi della quella giornata, poiché alcuni elementi lasciano intendere di un incontro tra la fine e l'inizio del romanzo, in una sorta di giorno X che si ripete in modo circolare.