Un dialogo ideale, immaginario, tra papa Bergoglio e san Francesco d'Assisi, basato su taluni fatti reali. Non manca nella conversazione un pizzico di piacevole ironia. Il volume comprende delle semplici, considerazioni su due personaggi rivoluzionari dei tempi che chiacchierano tra di loro perché in comune hanno prioritariamente il profondo amore per i poveri, gli ultimi tra gli ultimi, la povertà dello spirito e quella esteriore. Sono accomunati dall'ascesi perché amano il popolo di Dio con tutta la forza dell'anima. Risultano innovatori, rivoluzionari pur nella loro mitezza, semplicità. Lottano, si adoperano, con ogni mezzo, soprattutto con l'esempio, l'umiltà, per ricondurre a Dio, al Verbo fatto carne, le anime perdute, smarrite, disorientate dai tempi moderni corrotti dalla vanità, dal potere, dalla facile e deviata ricchezza. Semplici illusioni che abbagliano e orientano l'umanità lontano dagli insegnamenti di Cristo.