Se il Covid-19 dovesse essere riassunto con una parola, potremmo scegliere: disorientamento.
Perché è il sentimento che abbiamo provato tutti, come il protagonista di Patty La Tèra Nancy. Anche la sua era una vita semplice e ordinaria, fino a quando ogni singolo aspetto è stato sconvolto e ribaltato. È proprio prendendo spunto da questa situazione così difficile, in cui non si lascia mai andare a uno sterile lamentio, che conduce una profonda riflessione su quello che è stato e quello che potrebbe essere.
Ma questa è solo una faccia della medaglia, forse quella più superficiale. Perché malgrado le difficoltà sociali e umane, la paura economica e lavorativa, il senso di solitudine e le amicizie che scompaiono, il protagonista si fa forza e trova nel presente nuove opportunità per il futuro. E ci racconta che ogni giorno possiamo scegliere chi essere e come reagire. Capire che il nostro primo amico siamo proprio noi, e che dobbiamo prendercene cura.