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Per una cartina di bromuro

Per una cartina di bromuro
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Brossura
Editore:
Streetlib
Pubblicato:
26/08/2023
Isbn o codice id
9791222440651

Descrizione

In un piccolo paese, muore il proprietario dell'unico bar. La moglie, Teresa, è accusata di averlo avvelenato. Lei afferma che è stato un errore fatale, forse, per sbaglio, ha scambiato una cartina contenente bromuro con una di arsenico. Ma la perizia necroscopica dichiara che l'arsenico è stato somministrato più volte è in diversi giorni. E, poiché Teresa non si allontanava mai dal bar, fu logico concludere che l'arsenico le fosse stato fornito dal suo "presunto" amante, Angelo, infermiere in ospedale e custode dell'armadietto dei medicinali. Su queste basi indiziarie, Teresa e Angelo vengono rinviati a giudizio con l'imputazione di omicidio premeditato aggravato. A difenderli, Claudia Marcucci. Purtroppo, il pubblico ministero, Fabrizio Bersani, è un osso duro, puntiglioso e molto bravo. Si sono già scontrati una volta in tribunale ed è stato lui a vincere. Claudia indaga nella speranza di scovare, tra i vari personaggi implicati nella vicenda, testimoni che l'aiutino a provare l'innocenza di Teresa e Angelo. Ma cosa ci fa il pubblico ministero in paese? Sicuramente non è lì per svolgere indagini, ha tutta la polizia giudiziaria che può farlo per lui! Bersani ha scoperto una lacuna nei fascicoli istruttori. Non ci sono testimoni che comprovino il movente del delitto, la tresca tra Teresa e Angelo. Deve trovarli. E si fida solo di se stesso. Due inchieste parallele che Claudia e Fabrizio compiono, incontrandosi e scontrandosi nel borgo, nell'opposto scopo di dimostrare l'innocenza e la colpevolezza. Bersani, in breve tempo, ottiene due testimonianze per il movente e la dichiarazione del farmacista, a conferma del verbale, che ha venduto a Teresa solo una cartina di bromuro e nessuna di arsenico. La perizia, poi, è una pietra tombale per i due imputati. Claudia, invece, è in ansia, ha intervistato numerose persone, perfino il parroco, ma, ancora, non ha prove. Finalmente, il capo reparto di Angelo le fornisce una preziosa informazione. Angelo è innamorato di una ragazza, ne ha sempre taciuto il nome, ma sicuramente non è Teresa perché la fanciulla gli ha regalato un ciondolo con una ciocca dei suoi biondi capelli e Teresa è mora. Angelo, nonostante rischi l'ergastolo, si rifiuta di rivelarne il nome. Motivo d'onore o di paura? Tutti e due. Chi è questa giovane? Claudia chiede al parroco, ma lui non può aiutarla, non può svelare ciò che gli è stato riferito in confessione. Però, la mette in contatto con il segretario comunale che le fornisce il nome e l'indirizzo dell'unica famiglia, influente, con una giovane figlia bionda. Inizia il processo, il duello finale tra Claudia e Fabrizio. Chi vincerà? Bersani non ha dubbi. Claudia ne ha tanti. Non ha trovato nemmeno la ragazza la cui testimonianza potrebbe far crollare il movente. Gioca un'ultima carta, le scrive una lettera e prega il parroco di consegnarla alla persona di cui lui solo conosce il nome. Durante le udienze, gli interrogatori e controinterrogatori si susseguono in un'alternanza continua che fa pendere l'ago della bilancia ora da una parte ora dall'altra. All'ultimo momento, quando non c'è più nessuna speranza per la difesa, la fanciulla si presenta in tribunale, ma Fabrizio non si lascia impressionare e contrattacca. Dopo le arringhe conclusive, la giuria si ritira per emettere il verdetto. Claudia e Fabrizio attendono tesi, i due si guardano... E il momento della verità.