Torna indietro

Perduti luoghi ritrovati

Perduti luoghi ritrovati
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Zerobook Edizioni
Pubblicato:
14/02/2021
EAN-13
9788867111916

Descrizione

Perduti luoghi ritrovati : Poggioreale Antica / Roberta Giuffrida
introduzione di Pippo Pappalardo, traduzioni in inglese di Sara Martello

"Perduti luoghi ritrovati" raccoglie le foto che Roberta Giuffrida ha fatto a Poggioreale, borgo del trapanese abbandonato dopo il terremoto del Belìce.
Con le fotografie di questo libro Roberta Giuffrida ha vinto il primo premio del concorso "Un luogo per ZeroBook" nel 2019, presieduto da Armando Rotoletti. Il concorso annuale promuove la fotografia di luoghi e aspetti del paesaggio umano abbandonati e su cui si punta l'obiettivo per una maggiore attenzione e cura, e per un recupero nella memoria collettiva.

"Cosa state vedendo? Davanti a voi sono i reperti drammatici di un terremoto (1968) che ha sradicato uomini, animali, case; un destino di morte che la nostra fotografa interpella sprigionando con la sua visione nuove ragioni di vita. Ma davanti a noi sono, anche, costruzioni distrutte da eventi naturali senz'altro catastrofici che sono divenuti segni del ricordo, capaci di narrarci di un tempo passato sul quale non vogliamo che scendi l'oblio" (dalla Presentazione di Pippo Pappalardo).

***

Lost places, found again collects the photos that Roberta Giuffrida shot in Poggioreale, an ancient village in Trapani abandoned after the Belìce earthquake.
Roberta Giuffrida won the Photo Contest "Un luogo per ZeroBook" in 2019, chaired by Armando Rotoletti. That Photo Contest promotes lost human places that need more attention and care, and a recovery in collective memory.

"What do you see? Look at the tragic ruins of the earthquake (1968) which uprooted men, animals, houses. Through her vision the photographer challenges this destiny of death releasing new reasons for life. These buildings, destroyed by catastrophic natural events, have also become symbols of remembrance - preventing this past event from oblivion" (From Introduction by Pippo Pappalardo)