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Peregrinazioni d'uno zingaro per laghi ed Alpi

Peregrinazioni d'uno zingaro per laghi ed Alpi
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Librorium Editions
Pubblicato:
18/11/2023
EAN-13
9782385744519

Descrizione

Uno zingaro? Ma ce n'ha ancora degli zingari, fuorchè nella Russia e nel Trovatore? Perchè, non ce ne dovrebbe più essere? Lo zingaro non è forse un pensiero errante di paese in paese, facendo suo con ardita frode quanto non gli verrebbe concesso dall'umana avarizia? Ammesso il che veramente non so il paragone, lo zingaro può avere subìto trasformazioni, non mai essersi perduto. Permettete, signor mio, che io cerchi di vincere, s'è possibile, la vostra ritrosìa nell'accettarmi a compagno, evocando i benigni influssi dell'eloquenza tradizionale de' miei avi novellatori e poeti: tolleratemi dieci minuti... Non sono discreto? Ne spendete tanti a sopportare il trionfo della ciarla su pelle gazzette e nei parlamenti!
La storia dell'umanità nella nostra tribù dividiamo in tre ere: la scoperta della foglia di fico, quella dell'America e questa della fotografia. Dopo la fatale scoperta dei primi nostri nonni, ecco l'uomo-zingaro che migrando dall'Asia percorre poco alla volta le plaghe mondiali, lasciando qua e là un lambello del suo saio. Quell'età non avendo lasciato giornali, nè ritratti d'illustri contemporanei, per mancanza di sicuri documenti veniamo alla seconda. Scoperta l'America, gli zingari si precipitano su di essa: a sentirli sono venuti a seminare la libertà e le patate; tutto d'allora in poi deve spirare amore, felicità. Mentre gli umanitarii cianciano di quest'inezia di riformare quel mondo, pillottando colle solite spezie della cristiana uguaglianza e dei civili diritti la tiritera; mentre gl'indigeni buoni e semplici come un popolo che non sa un'acca di mutuo soccorso e di monte di pietà, aprono un tanto di bocca dalla meraviglia, i missionarii iniziano la riforma facendo scomparire nell'abisso delle loro tasche i tesori di quelle fortunate contrade: siccome però il mestiere di moralista è meno facile di quanto si crede, il tiro si scopre, proteste, recriminazioni, rivolta; il torto è necessariamente degli Americani poichè l'astuzia, la forza è agli zingari. I quali, smessi i lenocini della ciaccola, pagano a misura di carbone la cordiale ospitalità americana.