Questo breve viaggio in Italia, concepito in forma di guida tascabile, fu dettato da Stendhal all'"ami intime" Romain Colomb che, tormentato da fastidiose cefalee, sceglie di visitare la penisola, confidando in un rapido miglioramento. Le trentasette pagine di cui si compone il manoscritto, redatte da Henri Beyle verso il dieci marzo 1828 e rimaste a lungo inedite, furono pubblicate nel 1951 dal conte Robert d'Illiers. Questo più completo e dettagliato vademecum (rispetto a quello inviato sotto forma di lettera alla sorella Pauline nel 1824), e non solo per la maggiore densità, offre alcuni nuovi elementi che consentono di meglio individuare la concezione stendhaliana del viaggio in Italia. Va inoltre segnalato che Henri Beyle era reduce da un lungo soggiorno nel nostro paese, iniziato nel luglio del 1827 della durata di circa sette mesi, che lo aveva condotto fino in Campania, consentendogli di approfondire e ampliare quella "mappa della felicità" offerta al cugino.