Nello studio della politica internazionale accanto alle tradizioni più consolidate, quella realista e quella liberale, si è ritagliata uno spazio crescente una sorta di terza via costituita dalla cosiddetta "scuola inglese". Martin Wight ne è considerato, assieme all'allievo Hedley Bull, l'esponente principale. Distintivo di Wight e della sua scuola è un orientamento lontano dalle consuete specializzazioni accademiche. A suo fondamento è la combinazione di storiografia, scienza politica, filosofia e letteratura, che convergono nella storia delle idee. Una vocazione interdisciplinare che oggi sollecita l'interesse di molti. Al centro dell'arena internazionale Wight pone sì gli stati, considerandoli però effimeri nella vita delle civiltà, nel cui seno appaiono e scompaiono. Questa attenzione per la civiltà come sfera unitaria, forgiata da fattori culturali di lunga durata, ispira un'interpretazione magistrale della politica internazionale attraverso i secoli.