Venezia è una delle città più conosciute al mondo per la sua particolare ubicazione sulla più grande laguna italiana, per il suo inestimabile patrimonio artistico ed architettonico e per le sue tradizioni secolari come il celebre carnevale. Meno celebre è il polo petrolchimico, sorto negli anni '20 sulle sponde della laguna sud-occidentale e separato dalla scenografia mozzafiato del centro storico da un braccio d'acqua largo poche migliaia di metri. Su una superficie di poco più di 2.000 ettari si condensa la più alta concentrazione di industrie chimiche e petrolchimiche d'Italia, attorno a cui vive una popolazione di mezzo milione di persone. Le industrie di Marghera hanno portato ricchezza e occupazione, ma lo sviluppo è cresciuto a discapito della salute umana e ambientale, creando una delle aree più inquinate del nostro paese e con il più alto tasso di tumori tra gli addetti alle lavorazioni più pericolose. Le industrie, il turismo selvaggio, la pesca e una gestione disattenta di un ambiente tanto delicato stanno minacciando il futuro di Venezia e della sua laguna. Questa è la storia di oltre un decennio di studio e lavoro con Greenpeace a Venezia.