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Prevenire e curare la rottura delle relazioni genitore-figli in situazioni di separazione o divorzio. Intervenire nel contesto psicologico-giuridico

Prevenire e curare la rottura delle relazioni genitore-figli in situazioni di separazione o divorzio. Intervenire nel contesto psicologico-giuridico
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Brossura:
176 Pagine
Editore:
Franco Angeli
Pubblicato:
17/02/2023
Isbn o codice id
9788835145356

Descrizione

La fragilità delle unioni affettive e di coppia espone un sempre maggior numero di figli minori a essere coinvolti nelle dispute per l'affidamento e la frequentazione. La maggior parte di questi, se i genitori riescono a riorganizzare una relazione cogenitoriale funzionale, non riporta particolari conseguenze. In una minoranza di casi, invece, quando il conflitto è pervasivo, i minori vedono messa a rischio la stessa possibilità di continuare a mantenere relazioni stabili con entrambi i genitori e i rispettivi rami familiari. In assenza di violenza o abuso, sono i cosiddetti casi di rifiuto genitoriale, spesso oggetto di attenzione sociale, di lunghi e infruttuosi procedimenti giudiziari e interventi attivati su più fronti. L'impotenza e l'ineluttabilità degli eventi diviene il sentimento prevalente a fronte di quella che alcuni autori definiscono metaforicamente la tempesta perfetta. Il volume esamina il fenomeno da un punto di vista teorico e le sue ricadute su un piano giuridico, passando in rassegna i modelli specialistici di intervento. E poi esposta una proposta di intervento a partire da un'esperienza di collaborazione tra l'Ordine degli Psicologi del Lazio e la Sezione Famiglia del Tribunale Ordinario di Roma. L'obiettivo è quello di proporre buone prassi specialistiche per intervenire nei casi di rifiuto immotivato prevedendo una collaborazione tra Magistratura e intervento psicologico. Il testo si rivolge agli psicologi e agli operatori del campo psico-giuridico, laddove tra le innovazioni della riforma Cartabia sul processo di famiglia vi è la possibilità per il Magistrato di nominare un esperto per intervenire come suo ausiliario nelle situazioni di rifiuto genitoriale. La norma trae origine dall'esperienza descritta nel volume.