L'analisi dei soggetti, ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria e polizia di sicurezza, evidenzia la loro natura "anfibia": a seconda del campo di attività questi assumono l'una o l'altra qualifica giuridica. Tale identità è fonte di problemi di convivenza sul piano del rapporto tra istituzioni, e segnatamente tra potere esecutivo e potere giudiziario, senza che però una separazione netta paia la miglior opzione risolutiva. Le due diverse funzioni sono infatti intimamente connesse e tale connessione appare tanto più forte quanto più si incentri l'analisi su strumenti limitativi di libertà fondamentali dell'individuo. L'emersione di veri e propri profili di osmosi tra le due funzioni unitamente alla difficoltà di individuare un esatto punto di confine nonostante la diversa direzione finalistica induce a concludere come la dicotomia non sia l'operazione migliore.