Torna indietro

Qualità da ricercare in una badanteanziano

Qualità da ricercare in una badanteanziano
Ebook
con Adobe DRM
Editore:
Pñli
Pubblicato:
31/05/2023
EAN-13
1230006502874

Descrizione

Non ci sono domeniche o giorni festivi. Non c'è riposo per chi si è assunto la responsabilità di prendersi cura di un familiare in una condizione grave e cronica (gli esempi non mancano: AIDS, cancro, Alzheimer, gravi patologie psichiatriche,...) anche se ci sono momenti in cui altri le persone li sostituiscono in questo compito avvincente. Il caregiver è quella persona che, pur non appartenendo al mondo sanitario o avendo ricevuto una formazione tale, è responsabile dell'assistenza domiciliare del paziente non autosufficiente. L'esistenza del caregiver informale (secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità) è fondamentale nella nostra società, ma non è priva di rischi. In molte occasioni, durante il processo della malattia, il caregiver sente che sta finendo la forza per andare avanti.

Attualmente e dai programmi di assistenza domiciliare, vengono svolte attività per ridurre lo stress causato dalla presa in carico di un paziente a casa. Fin dalla prima visita, gli operatori sanitari individuano chi sarà il caregiver informale, le loro capacità, attitudini e disponibilità ad affrontare questa situazione che, peraltro, avrà una durata indefinita. I professionisti aiutano il caregiver offrendo tutte le informazioni necessarie per affrontare la situazione complessiva del paziente e l'evoluzione della malattia. Informazioni concrete forniscono sicurezza, evitano inutili visite ai servizi di emergenza e aiutano a prendere decisioni. Se il caregiver si sente parte del team in termini di pianificazione dell'assistenza, si sentirà più supportato, la sua autostima aumenterà e la sua ansia diminuirà. È importante anche offrire risorse in termini di aiuti disponibili relativi a centri diurni, assistenti sociali, gruppi di volontariato e gruppi di persone colpite. In ogni momento, il contatto con i professionisti è facilitato per chiarire dubbi o problemi che possono sorgere quotidianamente a casa.Condividere il tempo con gli altri, prendersi cura degli altri, non solo dà felicità, ma fa bene alla salute. Molte ricerche collegano l'altruismo con effetti benefici sulla salute. Esiste una forte correlazione tra benessere, felicità, salute e longevità. Aiutare gli altri è ricompensato.

Ogni anno che passa viviamo più a lungo, anche se non necessariamente meglio. L'aspettativa di vita media è aumentata di 30 anni nell'ultimo secolo e ogni cinque anni si allunga di un altro anno. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi gli ultraottantenni sono 125 milioni e nel 2050 saranno circa 434 milioni, il che si traduce in una vera e propria sfida socio-sanitaria. Per questo la scienza da tempo sta valutando che, oltre a curare le malattie, sia necessario cercare di mantenere un buono stato di salute nonostante l'invecchiamento. Reimpostare le cellule, eliminare le cellule senescenti, la robotica o l'ingegneria dei tessuti sono alcune delle tecniche con cui i laboratori lavorano per raggiungere questo obiettivo. Ciò significa che l'ultimo decennio della nostra vita non è vissuto al massimo delle sue potenzialità. "L'obiettivo che noi ricercatori abbiamo non è invertire l'invecchiamento, ma che l'allungamento della speranza di vita sia accompagnato da un buono stato di salute". Riprogrammazione cellulare: ritorno al punto di partenza:"È una tecnica che consiste nel prelevare una cellula somatica quelle che costituiscono la crescita dei tessuti e degli organi di un essere vivente pluricellulare; per esempio, dal sangue, dall'urina o dalla pelle e convertirlo in una cellula staminale embrionale". In altre parole, partendo da una cellula adulta con una capacità già limitata di rinnovarsi e permettere la produzione di nuove cellule sane geneticamente identiche, siamo in grado di ottenere una cellula con la potenzialità di generare qualsiasi tipo cellulare dell'organismo. "Chiamiamo questa pluripotenza, la capacità indefinita di proliferare e che ha perso i segni dell'invecchiamento che aveva la cellula d