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Re-visione della psicologia

Re-visione della psicologia
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57 punti carta PAYBACK
Brossura:
452 Pagine
Editore:
Adelphi
Pubblicato:
01/01/1992
Isbn o codice id
9788845909597

Descrizione

Dopo aver messo in questione, nel "Mito dell'analisi", i fondamenti della terapia psicoanalitica, Hillman ha compiuto in questo suo libro, che è del 1975, il passo decisivo per ricondurre la psicologia al suo significato di 'discorso dell'anima'. Perché si apra la possibilità di questo che è "il luogo dei viaggi" occorre risvegliare la mente alla dimensione dell''immaginale', a un modo di percepire la vita delle immagini che è stato considerato con sempre maggiore sospetto nel corso della storia della nostra cultura: così l''imaginatio vera' degli alchimisti, regina delle facoltà, è finita per diventare la 'folle du logis', nella celebre formulazione di Malebranche. Per Hillman il luogo dell'anima non è innanzitutto quella torretta di controllo, abitata di un 'io' sempre vigile e accigliato, che tanti analisti vogliono rinforzare, ma una casa piena di voci e di stanze, dove si alternano ospiti disparati, insidiosi e seducenti. Ciascuno di questi ospiti è 'una parola che è una persona' - e l'attività peculiare della psicologia per Hillman, quel 'fare anima' di cui ha parlato Keats, è proprio il tentativo di riconoscere le persone (dèi, angeli e demoni) che nelle parole si celano. Dinanzi alla novità radicale di questa visione, che si appella non solo a Jung ma al grande romanticismo tedesco e al rinascimento ermetico e mnemotecnico di Ficino e di Bruno, molte tendenze psicoanalitiche e psichiatriche degli anni recenti si rivelano nella loro fondamentale inconsistenza. Il discorso dell'anima è un 'pathos', un doloroso districarsi, un operare oscuro: di tutto questo ben poco ci hanno saputo dire sia le varie specie dell'antipsichiatria, che hanno accollato ogni male alla 'società cattiva', sia le molte scuole analitiche che, sulla base di una edulcorata mistica della naturalezza, celebrano la spontaneità e il sentimento. Per vie opposte, si tratta ogni volta di tentativi di aggirare il vero luogo del pericolo e dell'emozione, che è l'anima stessa, con i suoi dèi [...]