Il nucleo attorno al quale ruotano queste mie riflessioni, ha radice nelle parole di un vecchio e saggio eremita indiano, ma soprattutto "si configura come un percorso di etica laica per far luce sui grandi temi indicibili dell'esperienza umana: l'amore, il dolore, la noia, la speranza. Iniziazione alle arti del monologo interiore, dell'autoriflessione costante, di imparare dall'esistenza, senza maestri se non noi stessi, quel che essa ha da insegnarci, vivendo con maggior coraggio la condizione umana, considerandola come un testo sempre enigmatico e da decifrare".