E' possibile guardare alla depressione, anziché come a un mostro che ci terrorizza e ci annienta, come a una dimensione emotiva tra le tante, che può concorrere al benessere e alla stabilità personale non meno di quegli stati d'animo che consideriamo di segno positivo, come la gioia e la speranza. E bene convincersi che non si guarisce dal "mal di vivere" perché è parte integrante, ed essenziale, della nostra esperienza affettiva. A seguito di una crisi depressiva non è insolito che si verifichi un sorprendente miglioramento della qualità della nostra esistenza, perché è possibile trasformare i momenti di disperazione e di angoscia in opportunità di recupero, uscendone fortificati, più lucidi e resistenti. Depressione e ansia non sono incontrollabili, come tendiamo a credere. Al contrario, con adeguate strategie vincenti, si possono affrontare in modo vantaggioso. Dunque conviene sperimentare, mettendo in campo la nostra creatività per trovare "protocolli di cura" personalizzati, continuando a comprometterci energicamente con la vita anche in condizioni di emergenza. Le donne, che più frequentemente degli uomini si trovano a fare i conti con la depressione, anche per ragioni culturalmente fondate, sanno essere capaci di operare in se stesse e nella loro vita grandi cambiamenti, trasformando un oscuro malessere in una formidabile occasione di riscatto.
La nostra recensione
Riparto da me riguarda un tema che spesso è trattato in maniera piuttosto cupa, piuttosto pessimistico che è quello del mal di vivere.
Nell'esperienza di psicoterapeuta dell'autrice, Ivana Castoldi, si affrontano spesso dei casi in cui il mal di vivere è una condizione più sfumata ed è una di quelle dimensioni emotive che caratterizzano la nostra vita interiore a pieno titolo come può essere l'esperienza della gioia, dell'euforia, dell'allegria. Quando stiamo male siamo portati a riflettere su di noi, sulle condizioni in cui viviamo e sul nostro approccio sentimentale alla vita. Nel libro sono raccolti molti casi in cui i soggetti hanno dovuto affrontare questo malessere e che sono stati capaci di trovare un equilibrio dinamico, diverso dalla loro vita precedente e di accettare anche le oscillazioni delle emozioni come quadro di normalità per la vita quotidiana. Nei casi trattati si affrontano quindi situazioni di vita quotidiana in cui le persone attivano le loro risorse dopo che sono stati aiutati magari ad individuarle. Queste fasi di malessere, di depressione o di mal di vivere portano con sé, una volta attraversate, una nuova consapevolezza che aiuterà a riorganizzare la vita futura.
La parte finale del libro contiene una specie di istruzioni per l'uso attraverso una serie di parole chiave che aiutano ad individuare gli strumenti per operare cambiamenti semplici, molto a portata di mano. Non dobbiamo stravolgere la nostra vita, si tratta semplicemente di adottare altre linee di comportamento e fare un po' i conti con le persone che ci circondano, modificando le relazioni.
Valeria Merlini
