"Gli Scritti, presenti in quest'opera, sono "Disperati" perché generati dalle gravose emozioni patite dall'animo sì tanto deluso, abbandonato com'è al retaggio di un arcigno destino. Ogni scritto, perciò, è rappresentativo di esperienze conoscitive riguardanti la Sofferenza che da sempre accompagna il corso della mia esistenza. La scrittura va, quindi, considerata come uno strumento espressivo cui il narratore fa riferimento per decantare la propria angoscia esistenziale. Il libro è composto sia da flussi di Pensiero, espressi anche sotto forma di aforisma, sia da Poesie che seguono ora la metrica classica, ora il libero corso offerto dal verso libero. Il tutto si rifà al mondo interiore dell'autore, ossia alla sua ipersensibilità emotiva che è teatro delle sue mille inquietudini, paure e fobie che ben rappresentano il suo innato disagio di vivere. Ho ritenuto, inoltre, utile corredare il volume con la relativa stesura calligrafica originale".