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Sei grande, Marcus

Sei grande, Marcus
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35 punti carta PAYBACK
Rilegato:
228 Pagine
Editore:
Einaudi
Pubblicato:
03/06/2014
Isbn o codice id
9788806216207

Descrizione

Siamo a Lille (e dintorni), all'inizio degli anni Novanta. Pierrot, un giovane ambulante che vende ortaggi nei mercati della zona, riceve in affidamento Marcus, un bambino di circa sette anni. Marcus è il figlio di Hélène, una giovane e inquieta tossicodipendente che si è suicidata gettandosi da un ponte dopo aver lasciato una lettera a Pierrot. Dopo la morte dell'amica, è Fabienne, anche lei del gruppo, anche lei tossica, a portare Marcus da Pierrot prima di entrare in clinica per disintossicarsi. Marcus si trova così a vivere a casa di Pierrot, lo chiama padrino, e quasi subito nasce tra i due una vicinanza che diventa sempre più forte. A creare questo legame contribuisce l'intera comunità. Naturalmente il ragazzino deve affrontare anche le prime difficoltà: la scuola, le differenze sociali, le scazzottate con i compagni, i pantaloni strappati e il cuore ferito. Ma insieme sperimenta anche il calore delle cene in una famiglia rumorosa e allegra, i giochi con i bambini della comunità allargata e le festività trascorse in compagnia. Tutto sembra andare per il meglio, quando però, colpo di scena, la narrazione si sposta in un luogo chiuso, colmo di sofferenze e sopraffazioni. Pierrot è in carcere e un nuovo mistero aleggia sulla vita del quartiere, un mistero che la sua variopinta, infaticabile e coraggiosa comunità saprà, ancora una volta, affrontare.

La nostra recensione

C’è qualcosa di genericamente dickensiano nella storia tragica e commovente del giovane orfano Marcus e del suo “padrino per caso”, Pierrot. Lo è per le descrizioni di un ambiente povero ed emarginato, una periferia depressa eppure vitale, grazie a quel senso di famiglia che travalica i legami di sangue, allacciando vincoli che risiedono nel cuore, e tanto basta. Lo è anche per quelle atmosfere semplici e calde, in cui il dolore e la sofferenza si spalmano nell’ingenuità di un affetto, nell’allegria di un gesto, nello sforzo di un ricordo. Pierre Chazal, giovane autore francese al suo esordio narrativo, ha scritto un romanzo che con lieve naturalezza prende per mano il lettore e lo porta in un mondo famigliare e allo stesso sempo evanescente. D’altronde è la durezza della vita a richiamare tutti alla realtà: per prima la madre di Marcus, Hélène, che con un gesto estremo si sottrae all’insolenza - chiamiamola così - della vita; è così per Marcus, orfano che si affida a un mondo di adulti che lo disorienta e sorprende; è così per Pierrot, il generoso “benefattore dickensiano” di questo dramma urbano, sulla cui linea di galleggiamento si presenta però un destino - beffardo e crudele, ma non casuale - a imporre la carastrofe; ed è così infine anche per Fabienne, la speranza d’amore, o solo il saggio (e opportuno) rifugio perché, come dice il protagonista, “in fondo l’amore è l’unica scusa che abbiamo per vivere”. Sei grande, Marcus è un romanzo che sa emozionare e divertire, grazie a uno stile popolare e spumeggiante nei dialoghi, leggero quel tanto che basta per evitare il moralismo e attento a esaltare quei buoni sentimenti che cercano di imporsi, timidamente, nel groviglio di errori e imprevisti in cui Marcus si trova, suo malgrado, a doversi districare.
Antonio Strepparola