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Il senso dell'elefante

Il senso dell'elefante
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Brossura:
234 Pagine
Editore:
Guanda
Pubblicato:
23/02/2012
Isbn o codice id
9788860887559

Descrizione

La devozione verso tutti i figli, al di là dei legami di sangue: è il senso dell'elefante, codice inscritto in uno dei mammiferi più controversi, e amuleto di una storia che comincia in un condominio di Milano. Pietro è il nuovo portinaio, ha lasciato all'improvviso la sua Rimini per affrontare un destino chiuso tra le mura del palazzo su cui sta vegliando. Era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini, un giovane medico che vive con moglie e figlia al secondo piano. Perché Pietro entra in casa di Martini quando non c'è? Perché lo segue fino a condividere con lui una verità inconfessabile? Il segreto che li unisce scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio che si svela a poco a poco, arrivando all'origine di tutto: una ragazza conosciuta da Pietro quando era un sacerdote senza Dio, in una Rimini dura e poetica, a tratti felliniana. Qui inizia questa storia che accompagna i suoi personaggi nella ricerca di un antidoto alla solitudine dei nostri tempi, verso una libertà di scelta, e di sacrificio.

La nostra recensione

Marco Missiroli è uno scrittore ancora giovane ma già capace di una scrittura esperta, meditata, misurata. In questo suo ultimo romanzo si confronta con due archetipi esistenziali cruciali per ogni essere umano: la figura del Padre e l'esperienza della morte.
Come uno scultore Missiroli scalfisce a poco a poco la materia della vicenda narrata, sgrezza la pietra e le dà una forma: personaggi e fatti appaiono nei loro contorni precisi solo un po' alla volta fino a schiudersi definitivamente agli occhi del lettore in un teso e inatteso finale. Questo incessante lavorio di disvelamento ottenuto attraverso frasi secche, incisive, nette, soprattutto nei dialoghi; uno stile essenziale ed equilibrato per dare voce sì al dolore ma anche alla devozione che lega padri e figli e, alla fine, all'impotenza di evitare la dolorosa separazione.
Il tema della paternità - biologica, affettiva, vera, presunta, negata, pretesa - si lega a filo strettissimo all'altro tema forte del romanzo, l'eutanasia, raccontata con una delicatezza che sa essere spesso crudele nella sua semplice e discreta emotività. Missiroli riesce a raccontarci la dolce morte, la libert di coscienza, la fede senza lasciare tracce viscose di banalità o, peggio, di reticenza. E questo solo uno dei meriti essenziali di questo romanzo di umanità e di memoria, che ci parla d'amore, di nostalgia e della incessante sorpresa della vita.
Antonio Strepparola